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20 | E. SALGARI |
— Volete seguirmi? — chiese balzando a terra.
— Andiamo, signor Harris, — disse lo scrivano.
L’ingegnere era disceso sulla spiaggia, senza pronunciare una sola parola.
Il Re dei Granchi fece cenno ai negri dell’equipaggio di rimanere a bordo, poi salì un sentierino che serpeggiava per quelle aride colline. Dieci minuti dopo, i tre uomini giungevano al villaggio cinese N. 1, il più popoloso.
CAPITOLO III
Il colpo maestro dello scrivano
S. Francisco (parliamo dell’inizio del secolo) ha una colonia cinese abbastanza numerosa, malgrado sia proibita per un ventennio l’immigrazione del popolo giallo, ed un quartiere completamente celestiale, che ha perdute le sue naturali attrattive in seguito alle troppe cure che vi hanno dedicate le autorità municipali californiane.
Ha ancora case e tempietti di stile cinese, ha le sue botteghe di orefici e d’incisori di giada; di chimici che tengono in mostra coccodrilli impagliati, ed i suoi negozi di tè; tuttavia non rappresenta più un vero lembo di terra celestiale. La troppa regolarità delle vie, le eccessive cure, l’hanno guastato.
All’estremità della baia di S. Paolo, fra le colline che la circondano, si trovano invece tre villaggi che hanno conservato il loro carattere gelosamente. Nei tempi ordinari non hanno mai più di cinquecento abitanti; invece durante la stagione della pesca, la popolazione aumenta fino al migliaio.
Gli abitanti vivono in comune e pescano in comune, ed ogni villaggio ha un capo da tutti riconosciuto e rispettato, che vive con un certo lusso e si arricchisce rapidamente alle spalle dei suoi amministrati, avendo diritto ad un reddito di cento e tredici centesimi e venti terzi sui guadagni della pesca.
Quegli abitanti vivono esclusivamente col ricavato dei granchi, che prendono in buon numero durante la buona stagione, nelle acque profonde della baia, e che vendono poi a S. Francisco.
I villaggi sono formati da misere catapecchie, coi tetti a punte arcuate, disposti un po’ a casaccio a causa della pendenza del suolo, che non fu livellato essendo durissimo, però vi regna una certa pulizia. Di notevole non hanno che gli altari dedicati al dio... granchio, la divinità protettrice della comunità, ed i cimiteri che sorgono a breve distanza e dove vengono deposti momentaneamente i morti.
Diciamo momentaneamente, poichè i cinesi a tutto si sottomettono