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Le due fanciulle erano armate entrambe di carabina e di coltello, e ad ognuna di esse erano state assegnate tre sole cartucce.
— Sei libera, — disse il gran sakem, nel lasciare Annie. — Ti avverto però che noi sorveglieremo i margini della foresta, e che se tenterai la fuga non sfuggirai alle torture del palo. Il Girasole si è imboscato: cercalo.
Rimasta sola, la valorosa figlia delle frontiere, si era gettata in mezzo ad un ammasso di cespugli, avanzandosi lentamente verso il centro della foresta.
In possesso della sua carabina non aveva più paura. Allevata sulle frontiere, in quei paesi dove i pionieri sono costretti a lottare incessantemente contro gl’indiani, e dove tutti i fanciulli e le fanciulle sono costretti a prendere parte a crudeli guerriglie, Annie possedeva oltre ad un’energia straordinaria, un coraggio a tutta prova.
Sapeva di aver dinanzi un’avversaria formidabile, che i più vecchi e famosi guerrieri Apaches ammiravano per la sua straordinaria audacia, e che emulava le gesta del padre, combattendo alla testa delle sue bande; pure non disperava di uscire vittoriosa in quello strano e pericolosissimo duello, che richiedeva, per vero dire, più astuzia che valore.
Si trattava di sorprendere l’avversaria e di farle fuoco addosso prima che avesse il tempo di accorgersene.
Annie, risoluta a tutto, poichè si trattava di sfuggire all’orribile supplizio del palo, soffocato in fondo al cuore il ricordo di Harris, si mise subito in cerca della rivale, procedendo cautamente, cogli occhi in guardia, gli orecchi tesi ed il dito sul grilletto della carabina.
Nella foresta non si udiva alcun rumore: gl’indiani si erano già ritirati verso i suoi margini. In lontananza si sentiva il Colorado muggire cupamente in fondo al gigantesco abisso.
Annie s’avanzava sempre, temendo che la astutissima figlia del sakem stesse girando attorno alla selva per coglierla alle spalle. Quel timore, che invano cercava di scacciare, la metteva in orgasmo; il lieve fruscio delle foglie che si staccavano dalle piante e le grida degli uccelli nel cielo la facevano trasalire.
Si può esser audaci, aver coraggio da vendere, eppure questi duelli inventati dagli americani, al pari di quelli che s’impegnano in una stanza oscura, provocano sensazioni spaventevoli e angoscie inenarrabili. Si può lottare, senza fremere, coll’avversario che sta di fronte, in piena luce, dinanzi agli occhi, ma il duello d’imboscata, ideato da quegli spiriti bizzarri, incute a tutti un vero terrore, al quale nessuno sa sottrarsi.
Annie, per quanto risoluta, a vendere cara la vita, e pur avendo piena confidenza nella sua carabina, che sapeva adoperare con sicurezza, non riusciva a vincere quell’impressione paurosa. Ad ogni