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tava un cavallo bianco come la neve, con la sella adorna di pendagli d’argento e la lunga criniera intrecciata con nastri variopinti.
Era una fanciulla indiana, di età non superiore ad Annie, con la pelle d’un leggero color di rame, i lineamenti graziosi ed insieme energici, con grandi occhi neri e sfavillanti e la capigliatura, pure nerissima, sciolta sulle spalle semi— nude e adorna di monete d’argento.
Indossava uno di quegli splendidi scialli fatti con pelo di montone selvatico, che si pagano perfino cento cavalli, la cui filatura richiede anche due anni di lavoro, e una sottana cortissima di stoffa rossa con frange lunghe e mocassini ricamati. A bandoliera portava un rifle dalla carina arabescata e col calcio laminato d’argento.
— Il Girasole della Prateria! — avevano esclamato gl’indiani, facendole rapidamente largo.
— Mia figlia! — aveva esclamato, Victorià, abbassando la scure.
Annie aveva mandato un grido:
— Le-es-ka!
La giovane indiana aveva fermato il suo splendido cavallo bianco a pochi passi dal palo della tortura ed aveva fissati i suoi grandi occhi su Annie:
— La Capigliatura d’Oro! — esclamò.
— Mi riconosci Le-es-ka? — chiese Annie, cercando di liberarsi dalla stretta dei guerrieri.
— Sì, — rispose l’indiana. — Tu sei la figlia della Capigliatura Lunga.
— I tuoi compatriotti si preparano a uccidermi! Le-es-ka, tu non Io permetterai!
Il Girasole della Prateria discese dal mustano, senza bisogno di nessun aiuto e s’avanzò verso Victoria che pareva tutt’altro che contento dell’arrivo improvviso della giovane e ormai famosa guerriera, orgoglio di tutta la tribù.
— Come ti trovi qui? — chiese il sakem con un tono di voce in cui si sentiva vibrare dell’ansietà.
— La nostra missione è finita, padre, — rispose l’indiana. — Tutto l’alto Cañon è stato sbarazzato dai visi pallidi e le truppe del Gran Padre bianco sono dovunque in ritirata. Sono venuta a prendere parte alla festa del sole coi miei guerrieri.
Un lampo di soddisfazione brillò negli occhi del guerriero.
— Sei degna di me, — disse poi. — Ora assisterai al supplizio della Capigliatura d’Oro.
— E tu, donna al pari di me, lo permetterai, Le-es-ka? — gridò Annie. — Sei anche tu una tigre che rinnega le amicizie?
Il Girasole della Prateria guardò Annie, ma il suo viso non tradì alcuna emozione.