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— Scendete, — comandò brevemente ai prigionieri, mentre le donne ed i fanciulli urlavano ferocemente.
Quattro indiani li aiutarono, perchè le loro braccia intormentite non erano più state sciolte dopo la colazione, e li condussero nel tempio, facendoli passare per una galleria oscura, illuminata in fondo da un barlume di luce.
Dopo aver fatto loro salire una ventina di gradini, Annie, Harris, e Blunt si trovarono in mezzo ad una sala immensa, a forma di cono, dalla cui cima, che aveva un’apertura circolare, scendeva una debole luce. In un angolo distinsero vagamente una massa enorme, certamente una statua, dedicata al Grande Spirito od a Montezuma, l’antico imperatore dei messicani. Una lampada di terra, di strana foggia, ardeva dinanzi al simulacro: era il fuoco eterno che da secoli e secoli non si spegneva mai. I tre prigionieri furono spinti verso la statua e fatti sedere su di un gradino.
Orso Valente, che li aveva seguiti, disse allora:
— Qui aspetterete il capo Victoria ed i vecchi guerrieri della tribù incaricati di giudicarvi.
— Dovremo rimanere immersi in questa oscurità? — chiese Harris.
— Fino al momento in cui verrete attaccati al palo della tortura.
— Cannibale! — urlò Blunt. — Sei un gran mascalzone.
Il sakem lo guardò biecamente e poi rispose:
— Me lo pagherai questo insulto, cane d’un viso pallido; sarà il mio coltello che ti strapperà la capigliatura.
— Prima ti mangerò il naso, brutta scimmia rossa.
L’Orso Valente alzò le spalle e uscì seguito dai suoi guerrieri.
— Siamo fritti, — disse lo scrivano. — Lasceremo qui le nostre ossa ed i nostri capelli, se non troviamo il modo di andarcene.
— Da quale parte? — chiese Harris, guardando con terrore Annie, che pareva accasciata.
— Non lo so, ma vi dico che noi fuggiremo.
— Avete qualche idea? — chiese Annie.
— Non l’ho ancora trovata; più tardi salterà fuori.
— Aspettiamo prima Victoria, — disse Annie.
— Sperate sempre, miss?
— Sì, se Le-es-ka si trova ancora qui. Non può avermi dimenticata.
— E se fosse morta? Quanti anni or sono l’avete veduta?
— Circa quattro.
— Chissà che cosa può essere avvenuto di quella ragazza, — disse Harris. — Gli Apaches sono quasi sempre in guerra coi minatori del Gran Cañon, i quali spesso si prendono terribili rivincite, non risparmiando nè le donne, nè i fanciulli.