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la sovrana del campo d’oro | 151 |
— Udite, colonnello? — chiese dopo qualche secondo il cow-boy, che tendeva gli orecchi.
— Che cosa?
— Mi pare di udire delle grida.
— Salire dal Gran Cañon?
— No, scendere dall’alto, piuttosto.
— Che sopra questo rifugio vi sia qualche altro cliff-dwelling?
— Ascoltate attentamente.
Buffalo Bill si era alzato. Sì, gli pareva di udire fra le urla ed i ruggiti del ciclone, delle grida umane.
— Usciamo, Buck, — disse.
Stavano per avanzarsi verso l’uscita, quando il suolo tremò sotto i loro piedi: poi sentirono un rombo formidabile proprio dinanzi all’entrata del cliff.
— Il terremoto! All’erta! — aveva urlato il colonnello.
Nel medesimo istante Buck aveva lanciata una bestemmia.
— Sangue di... Una frana ci ha chiusa l’uscita e siamo sepolti nel cliff.
CAPITOLO XXI
Assediati nel «cliff»
I cicloni che si scatenano su quella immensa pianura, che dalla imponente catena delle Montagne Rocciose si estende ininterrotta fino sulle rive del Mississipì, appena corrugata da colline e da qualche picco isolato, e poi continua anche dall’altra parte del grande fiume, giungendo fino sulle sponde dell’Atlantico, sono così formidabili che la loro violenza supera le nostre facoltà d’immaginazione.
Solo quelli che devastano, di quando in quando, le Indie orientali, possono talvolta rivaleggiare con quelli americani.
Quando i venti del Nord, che spazzano quelle pianure sconfinate, s’incontrano con i venti provenienti dall’Atlantico, senza incontrare catene di montagne che li ostacolino o li arrestino nella loro corsa, scoppiano allora uragani tremendi dovuti appunto a tali collisioni di correnti atmosferiche provenienti da opposte direzioni.
Il cielo in pochi istanti diventa nero, gettando sulle praterie una ombra sinistra, il tuono rimbomba orribilmente, i lampi s’incrociano nel cielo come lame infuocate. La pioggia dapprima scroscia violenta, poi grandina, quindi scoppia uno spaventoso frastuono e un formidabile vortice d’aria sradica gli alberi come festuche di paglia, porta via tetti e comignoli, abbatte le case dei bianchi e le tende degli indiani, arresta e rovescia i treni più pesanti e sconvolge la terra come un aratro mostruoso.