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la sovrana del campo d’oro 139


— Colonnello, li lasceremo perire senza portare loro alcun soccorso? — chiese Harris.

— Non potremo fare nulla contro il fuoco, — rispose lo scorridore, il quale sembrava tuttavia un po’ commosso.

— Attraversiamo il fiume e segnaliamo la nostra presenza con qualche colpo di fucile. Forse quei disgraziati ignorano che qui possono trovare un asilo sicuro.

— Ammiro la vostra generosità, signore, ma non vi nascondo che potremmo pentircene. Le bande di animali ingrossano e non bisogna fidarsi troppo di loro. Vi possono essere degli orsi grigi là in mezzo.

Alcuni spari rimbombarono in quel momento, seguìti da nuove grida.

— Non devono essere a più d’un chilometro, — disse Bill. — Siete pronti a seguirmi?

— Sì, colonnello, — risposero ad una voce i due giovani.

— Koltar!...

Il gigante, che sonnecchiava fra i cavalli, si alzò rapidamente.

— Vieni con noi, corriere, — disse Bill, — e tu, Buck, — aggiunse, rivolgendosi al suo sotto-capo, che era pure giunto, attratto dagli spari, — veglia sull’accampamento.

Se gli animali passano il fiume e si rovesciano qui, accendi pure dei fuochi per spaventarli.

— Sì, colonnello, — rispose il cow-boy.

— Conduci qui quattro cavalli, i migliori.

Un minuto dopo, Bill, il corriere, Harris e Blunt, tutti armati di carabine e di rivoltelle, attraversavano il fiume sul dorso dei quattro più robusti mustani.

Buffalo Bill, vedendo la riva ingombra di coyote, scaricò contro di loro la sua rivoltella, facendole fuggire precipitosamente, quindi spinse al galoppo il suo mustano, inoltrandosi sotto le piante seguìto dagli altri.

Avevano quasi oltrepassata la zona boscosa, quando udirono a breve distanza delle voci umane ed il galoppo furioso di parecchi cavalli.

Harris, che era innanzi a tutti, superò gli ultimi cespugli e vide passare, fra una nuvola di fumo e di scintille, otto o dieci cavalieri, che galoppavano ventre a terra.

— Qui c’è il fiume!... — gridò. — Siamo amici!...

Uno di quei cavalieri si fermò un momento, facendo fare al mustano che montava, uno scarto improvviso, poi continuò la corsa urlando: — Sprona!...

— Siamo amici!... — gridarono Buffalo Bill, Koltar e Blunt, che erano pure usciti dal bosco.