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128 E. SALGARI

cespi di salvia. Qua e là sui poggi, apparivano minuscoli boschetti di nocciuoli, di cotton wood o alberi del cotone e di quercioli neri.

Nessun animale si scorgeva su quelle immense distese. Certo la invasione degl’indiani li aveva fatti fuggire tutti verso il Nord, o verso il Sud. Solo qualche gazza e qualche corvo volavano via all’avvicinarsi della corriera.

I quattro mustani mantenevano un galoppo rapido, aprendo un gran solco attraverso quelle piante, che poi si chiudeva tosto dietro i cavalli dei cow-boys.

Koltar d’altronde, non lasciava troppo in pace la frusta e, appena gli animali rallentavano, con un colpo solo strappava a tutti insieme un nitrito di dolore.

La diligenza correva da due ore, quando Buffalo Bill fece fare al suo cavallo uno scarto violento, mentre gridava:

— Bada, corriere!... Gli occhi sotto le erbe!...

Koltar con una vigorosa strappata costrinse i quattro mustani a piegare a destra, mentre rispondeva:

— Me ne sono accorto, colonnello. Bell’affare, se avessimo ancora gl’indiani alle calcagna.

— Che cosa c’è dunque? — chiese Blunt. - Quale altro pericolo ci minaccia?

— Siamo sulla prateria cattiva, — rispose Harris. — Gli occhi sono più pericolosi dei burroni.

— Che cosa sono insomma?

— Piccoli stagni che si stendono sotto le erbe e che non sempre si riesce a scoprire a tempo.

— Bah!... Se si tratta di prendere un bagno!

— Il difficile sarebbe l’uscirne, mio caro Blunt.

— E perchè, signor Harris? Non mi darete ad intendere che vi siano dei caimani in quegli stagni.

— Vi sono dei nemici ben peggiori, amico. Quantunque non abbiano ordinariamente più di venti o trenta piedi di profondità, il loro fondo è formato di sabbie mobili e chi vi cade dentro viene inghiottito. Se la corriera vi precipitasse, non so se sapremmo cavarcela bene e se...

Un urlo di Buffalo Bill, seguito da una filza d’imprecazioni lanciate da Koltar, gli interruppe la frase.

— Guardati, corriere!...

— Ancora gli occhi!...

— Davanti, e per poco il mio cavallo non c’è caduto dentro.

— Sangue di...

Una scossa spaventevole, che per poco non scaraventò nuovamente soldati e viaggiatori in mezzo alle erbe, vi tenne dietro, poi i quattro mustani piombarono l’uno addosso all’altro, in mezzo ad