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40 | Capitolo sesto |
diale ospitalità e tutti gli abitanti andarono a gara per essere loro di qualche utilità, mettendo a disposizione le capanne ed i viveri.
Il cacciatore si limitò a far ricoverare la povera ragazza che soffriva assai, raccomandandola alle cure delle donne, poi chiese tre di quei piccoli ma rapidi cavalli, che sono piuttosto comuni in quelle regioni e che derivano da un incrocio di cavalli arabi e delle alte regioni del Niger.
Rifocillatisi con una terrina di fu-fu, il piatto più in uso sulla Costa d’Avorio, composto d’ignami, di banani, di legumi, di granchi, di uccelli e di pesci conditi con molto pimento e ridotti in poltiglia e rinvigoritisi con alcune tazze di eccellente vino di palma fermentato, i due bianchi ed il negro Asseybo, che era tornato dalla fattoria portando ai padroni alcune vesti trovate in uno dei magazzini, partirono al galoppo, non ostante il calore infernale che versava il sole.
Antao, messo in buon umore da quel vino che produce una leggera ebbrezza anche preso in quantità limitata, pareva che non sentisse più la fatica e chiacchierava per due, cercando di tenere buona compagnia ad Alfredo che era diventato triste e assai preoccupato.
Anche il negro cercava d’incoraggiare il padrone, assicurandolo che nessun pericolo poteva correre il padroncino, essendo le persone addette ai feticci sacre per tutti, perfino all’onnipotente re. Nella sua gioventù era stato schiavo ad Abomey e ne sapeva qualche cosa di quel sanguinario, ma molto superstizioso popolo.
Intanto i piccoli ma vivaci cavalli divoravano la via, mantenendo un galoppo rapidissimo. Si erano cacciati in un largo sentiero, aperto in mezzo ai boschi, fatto tagliare da Alfredo per trasportare i prodotti della sua fattoria a Kotona, che è il porto della capitale del piccolo reame di Tofa.
Superbi alberi si rizzavano a destra ed a sinistra, gli uni pieni di uccelli, specialmente di piccoli pappagalli grigi e gli altri di scimmie, le quali eseguivano i più sorprendenti esercizi, senza punto spaventarsi del passaggio dei tre rapidi corsieri. Ora apparivano enormi gruppi di splendide palme dalle gigantesche foglie disposte a ventaglio; ora magnolie colossali coperte di grandi fiori dall’acuto profumo, o noci di cocco dall’elegante fusto e già carichi di frutta grosse come la testa d’un bambino;