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Le formiche carnivore 113

estendesse un banco di sabbie di notevole larghezza, poichè nè a destra nè a sinistra il fondo non accennava a mancare. Se si prolungava molto innanzi, vi era la probabilità che la carovana potesse guadare il fiume senza bagnare le casse contenenti le provviste e le munizioni.

La corrente, che era debole, favoriva la traversata; il negro però non procedeva che con estrema prudenza e se non dopo d’aver ben esplorato il fondo con un bastone acuminato, non ignorando quali ospiti pericolosi ricoverava il fiume. Quelle precauzioni gli salvarono la vita, giacchè nel momento che stava per varcare un canaletto aperto nel banco di sabbia, mise i piedi su di una massa ruvida che subito gli sfuggì, facendogli quasi perdere l’equilibrio.

Immaginandosi di che cosa si trattava, fu pronto a retrocedere e fu una vera fortuna per lui, perchè tutto d’un tratto una coda mostruosa, armata di grosse scaglie ossee, emerse sferzando l’acqua a destra ed a sinistra, col fragore del tuono.

— Morte di Urano! — gridò Antao. — Un ippopotamo?...

— Un coccodrillo! — gridò Alfredo. — Fermi tutti!... —

Il mostro, che forse sonnecchiava in fondo al fiume, sentendosi disturbare, aveva avventato quel poderoso colpo di coda sperando di abbattere l’importuno; vedendo però che nessuno era caduto sul banco, cacciò fuori la sua orribile testa, mostrando la sua enorme gola e battendo le potenti mascelle armate di lunghi denti.

Comprese senza dubbio con quali nemici aveva da fare, perchè subito s’immerse e, contrariamente a quanto si aspettava il portoghese, s’affrettò ad allontanarsi.

— Ecco un coccodrillo pauroso, — disse Antao, che aveva armata la carabina. — Mi avevano detto che erano formidabili, ma sembra che questo non lo fosse affatto.

— Che i coccodrilli siano realmente terribili predatori è vero, sono però anche eccessivamente prudenti, — rispose Alfredo. — Se ti hanno narrato che assalgono sempre quando si vedono delle persone vicine, hanno mentito.

— L’avevo anche letto sui libri di molti viaggiatori.

— Fole, Antao. Questi sauriani si tengono quasi sempre lontani dagli uomini e si guardano bene dall’assalirli. Non dico però che se tu cadessi in un fiume popolato da quei bestioni ti lascerebbero raggiungere tranquillamente la sponda.