Pagina:Salgari - La Costa d'Avorio.djvu/131


Le formiche carnivore 111

di schiavi dell’Africa centrale. Essendo più forti, vincono facilmente le avversarie, invadono i loro formicai, non senza però incontrare là dentro una tenace resistenza, e s’impadroniscono delle larve nero-cineree. Più umane dei cacciatori di negri, non le maltrattano, nè incrudeliscono contro i vinti, ma se le portano nei loro formicai, le affidano alle cure di altre schiave, le fanno nutrire al pari delle altre e quando sono completamente sviluppate le obbligano a lavorare, ma senza adoperare la violenza.

— E non pensano a ribellarsi, quelle disgraziate prigioniere?...

— Tutt’altro, Antao, poichè fra le diverse caste, tra le quali non vi è differenza di trattamento, regna una buona armonia invidiabile e le guerriere e le schiave finiscono coll’amarsi come se appartenessero ad una stessa famiglia.

— Quanto avrebbero da imparare certi popoli da quei piccoli esseri!... — esclamò Antao. — Si può dire che sono maestri di civiltà.

— Padrone, — disse in quel momento Asseybo. — Prima che le lascicuai s’accorgano della nostra presenza, affrettiamoci a frapporre il fiume fra noi e loro. Le erbe della prateria vanno spegnendosi e le formiche potrebbero deviare ancora.

— Ma ritroveremo le tracce dei fuggiaschi, ora che la cenere le avrà ricoperte?...

— Se i ladri hanno attraversato il fiume in questo luogo, vuol dire che esiste un guado da loro conosciuto. Se lo troviamo anche noi, sulla sponda opposta ritroveremo anche le loro tracce.

— È vero, Asseybo. Andiamo a cercare questo guado. —

L’incendio della prateria, che si estendeva dalle rive del Volta ai primi alberi della grande foresta, era già cessato in parecchi luoghi per mancanza di combustibile e si poteva tentare il passaggio senza correre alcun pericolo. Avvampava però ancora verso il nord, seguendo il corso del fiume, lanciando in aria nuvoloni di fumo denso e nembi di scintille, ma i grossi tronchi degli alberi pareva che opponessero una barriera insuperabile e forse più di tutto era il terreno umido che impediva alle fiamme di estendersi.

La piccola carovana, che non voleva perdere troppa via per