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Le tracce dei ladri | 101 |
In seguito a quella profezia, per tema di uccidere uno di quegli uomini protetti dai feticci, fu decretata una legge speciale colla quale si proibisce severamente a chiunque, anche ai re, di sacrificare qualsiasi europeo che metta i piedi sul territorio degli Ascianti.
— Allora non temo più per la mia pelle.
— Puoi vivere tranquillo, specialmente nella nostra qualità d’italiani e di portoghesi. Se fossimo inglesi, chissà, potremmo aspettarci qualche brutta sorpresa.
— Si dice che gli Ascianti non abbiano torto ad odiare gli Inglesi.
— La guerra mossa dall’Inghilterra a quel popolo non è stata giusta, Antao, e l’odio se lo sono meritato. Non ha avuto altro scopo, si può dire, che di derubare gli Ascianti della grande quantità d’oro che possedevano.
Dopo d’aver incendiata la capitale e di aver imposto ai vinti un enorme tributo di guerra, accorgendosi che gli Ascianti erano ancora ben forniti d’oro, cercarono alti cavilli per imporne un secondo che colle minacce ottennero.
Come puoi immaginarti, gli Ascianti amano l’Inghilterra come il fumo negli occhi e se noi appartenessimo a quella nazione, potremmo pagare cara l’imprudenza di avventurarci sulla riva del Volta. —
In quel momento si vide Asseybo, che si trovava a dieci passi da loro, cadere al suolo fracassando un ramo che pareva fosse stato appositamente gettato attraverso quella specie di sentiero, quindi rialzarsi prontamente, gridando coll’accento del più vivo terrore:
— Fuggite!... Fuggite!... —
Capitolo XV
La caccia ai rapitori
Il negro, i due dahomeni e perfino i due cavalli presi da un inesplicabile terrore, si erano dati ad una fuga precipitosa quantunque nessun animale fosse comparso dinanzi a loro.