Pagina:Salgari - La Costa d'Avorio.djvu/118

98 Capitolo quattordicesimo

lucertole colla testa gialla, il corpo grigio ferro e la coda a tre colori ossia rosa, bianca e nera.

Questi animaletti si trovano dappertutto nei paesi della Costa d’Avorio e soprattutto nelle capanne dei negri dove si vedono, a tutte le ore del giorno, correre sui soffitti e lungo le pareti, occupati a dare la caccia agli ospiti pericolosi, ossia agli scorpioni dal morso doloroso, alle tarantole ed ai terribili ragni-vampiri.

Come si può immaginare, sono animaletti rispettati da tutti i negri per i servigi immensi che rendono e perciò si propagano straordinariamente.

Non mancavano le scimmie in mezzo a quelle grandi foreste. Di tratto in tratto, sulle cime di qualche albero fruttifero, si vedevano delle piccole truppe di quelle scimmie chiamate drilli, quadrumani affini ai mandrilli, ma non pericolose come questi ultimi.

Sono molto più piccole, non essendo più alte di settanta centimetri, hanno il pelame olivastro sul dorso, ma biancastro sotto, mentre il muso è nerissimo e le mani ed i piedi color del rame.

La loro barba, che è folta assai e che poi sale fino sul cranio formando una specie di cappuccio, dà loro un aspetto comicissimo.

Vedendo passare la carovana s’affrettavano a guadagnare le più alte cime degli alberi, mettendosi fuori di portata dai loro assalti e di lassù, manifestavano le loro inquietudini con grida assordanti.

Dopo il mezzogiorno però, la carovana fece l’incontro d’un branco di scimmie ben più pericolose. Stava passando attraverso ad un macchione di goyavi e di sicomori, quando un ramo di considerevole grossezza cadde dinanzi ad Antao, il quale per poco non ne ebbe spaccato il cranio.

Il portoghese, furioso, afferrò rapidamente la carabina credendosi assalito da qualche negro nascosto su qualche albero, ma invece d’un uomo vide sulla cima d’un’acacia una orribile scimmia che rideva a crepapelle, come fosse lieta di quel pessimo scherzo che per poco mandava il brav’uomo all’altro mondo.

Doppiamente arrabbiato, Antao, che si trovava a cinquanta passi dai compagni, puntò il fucile e senza curarsi se commetteva una imprudenza, fece fuoco.