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Un fuoco sospetto 69

sime dapprima, in forma d’una coppa sottile ma profonda, poi si allargano e giunte a fior d’acqua emettono quelle foglie gigantesche le quali hanno i margini rialzati come i tondi e si rivestono d’una formidabile armatura di spine.

Molte di quelle piante avevano già i fiori, bellissimi, vellutati, bianchi ma con tutte le gradazioni del roseo e del purpureo fosco.

Oltre alla vittoria regia, sui bassifondi s’alzavano dei veri boschetti di mucammù, una specie di aroidi di legno leggero, ma che posseggono una corteccia resistente e che emettono pure delle grandi foglie galleggianti, le quali resistevano allo sperone della scialuppa.

Fortunatamente il vento non mancava sul grande fiume il quale conservava una larghezza di quattro o sei miglia e permetteva all’imbarcazione di correre bordate per evitare tutti quegli ostacoli.

A mezzodì però il fiume tornò sgombro ed i viaggiatori poterono proseguire con notevole rapidità, avvicinandosi sempre più alla foce del Capanaparo, la quale non doveva essere lontana più di venti o venticinque miglia.

La sponda sinistra del fiume, che i naviganti costeggiavano ad una distanza di tre o quattrocento