Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Il tempio del sole | 343 |
— In un tempio dedicato al sole, credo, — rispose il dottore, che contemplava tranquillamente l’immagine dell’astro diurno. — A quanto pare, questi indiani hanno conservato l’antica religione dei Peruviani.
— Ma intanto ci lasciano morire di fame, dottore.
— Spero che si ricorderanno di noi.
— E tarderà molto quel signor Yopi, a decidersi sulla nostra sorte? Io comincio a non vederci più chiaro in tutte queste avventure.
— Ditemi, Velasco, — disse don Raffaele, che da qualche istante pareva tormentato da un pensiero. — Gli Inchi offrivano sacrifici umani al Sole?
— No, don Raffaele. Nelle grandi solennità uccidevano delle pecore o delle vigogne, dei lama, e mai uomini.
— Nemmeno i nemici fatti prigioni in guerra?
— No.
— Mi levate un grande peso che mi opprimeva, Velasco. Cominciavo a temere che avessero intenzione di offrire la nostra vita al Sole.
— Non abbiate questo timore: gli antichi Peruviani non erano cattivi, tutt’altro.
— Ma cosa vorrà fare di noi Yopi?
— Non saprei dirvelo.
— Che situazione poco allegra, Velasco!