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L'incantatore di serpenti | 311 |
— Urutù, il cui morso produce la paralisi del membro offeso; cobra cipo o serpenti liane, ay-ay che uccidono in meno d’un secondo; bociniga o serpenti a sonagli che danno la morte senza rimedio; poi serpenti corallo, serpenti cacciatori colla pelle tigrata ed altri ancora.
— Mille tuoni! E tu vuoi affrontarli?...
— Sì, padrone.
— Ma non avremo fatto mille passi che tutti e quattro saremo morti.
Un sorriso sfiorò le labbra dell’indiano.
— Yaruri sa comandare ai serpenti: li radunerò tutti, poi li condurrò con me a Manoa.
— I serpenti! — esclamò Alonzo.
— Sì.
— Comprendo, — disse il dottore. — Tu sei un incantatore di serpenti.
— È vero, — rispose l’indiano.
— Ma se ci mordono? — chiese don Raffaele.
— Non ti toccheranno, padrone, e poi non vi è forse il calupo diavolo? Tu sai che i semi di quella pianta sono uno specifico contro il morso dei serpenti.
— Che uomo! — mormorò Alonzo. — Vedremo come finirà quest’avventura.
Si rimisero ad arrancare con nuova lena, volendo