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La prima minaccia dei figli del sole | 301 |
— Cosa volete che sia, cugino?
— Non lo so. Cosa credi che sia, Yaruri?
L’indiano non rispose; egli scrutava, con sguardo, inquieto, le acque del fiume.
— Ebbene? — gli chiese il piantatore, dopo alcuni istanti. — Hai finite le tue osservazioni, Yaruri?
— Sì, — rispose l’indiano con voce sorda.
— E cos’hai notato?
— Che la corrente è diventata meno rapida.
— Oh! — esclamarono tutti.
— Sì, — ripetè Yaruri.
— E da che cosa credi che provenga ciò? — chiese il dottore.
— Ciò indica che nel fiume sono stati gettati degli ostacoli?
— Ma quali?
— Lo sapremo presto; avanti!
Ripresero i remi e si misero ad arrancare con lena, curiosi di sapere quali ostacoli ingombravano il fiume.
Intanto i tonfi continuavano ad echeggiare verso l’alto corso. Pareva che delle masse enormi precipitassero in acqua.
Il piantatore ed i suoi compagni cominciavano a diventare inquieti; anche Yaruri era diventato cupo ed i suoi occhi tradivano le sue apprensioni.