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La cataratta di Ature | 231 |
— Là, a sinistra, fra la sponda e quella barriera di scogli, — rispose l’indiano indicando un passaggio dove l’acqua calava meno rapida e meno turbinante.
— Saldi in pugno i remi e badate a non cedere o la scialuppa s’infrangerà.
— Non temete, — risposero il dottore ed Alonzo.
— Avanti!...
Nessuno però si mosse. Yaruri, il dottore ed Alonzo si erano voltati verso la sponda sinistra, gettando sotto gli alberi sguardi indagatori.
— Ebbene? — chiese il piantatore stupito. — Vi fa paura la cateratta?
— No, — disse Alonzo. — Non hai udito?
— Che cosa?
— Ancora il segnale.
— Sarà stato un tucano.
— No, padrone, — disse Yaruri. — Era il segnale misterioso.
— Ancora?...
— Don Raffaele, — disse il dottore, — che gli indiani ci aspettino qui per impedirci il passo?
— Ed in qual modo? Non possono già ostruire il passaggio.
— Ma possono arrestarci colle loro frecce mortali.
— In quanto a questo la vedremo — disse il pian-