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224 | la città dell'oro |
Non si scoraggiarono però e continuarono a navigare favoriti dal vento, il quale però non soffiava regolarmente.
Verso le dieci del mattino, Yaruri, che da qualche tempo osservava l’acqua, disse:
— Badate alle mani!... Chi le immerge, corre il pericolo di perderle.
— Vi sono dei caimani? — chiese Alonzo.
— Peggio che peggio, — disse il dottore, che aveva gettato uno sguardo sulla corrente. — Vi sono i caribi.
— Cosa sono?
— Guardali.
Alonzo si curvò sul bordo della scialuppa e scorse in acqua dei battaglioni di pesciolini di colore argenteo ed azzurro, che salivano dal fondo fangoso del fiume.
— Sono quei pesciolini che vi fanno paura? — chiese egli, alzando le spalle.
— Sì, Alonzo, e ti assicuro che sono peggiori dei caimani.
— Così piccoli! Eh, via! Volete scherzare?
— Quei pesciolini ti mangerebbero come se tu fossi una semplice bistecca. Come vedi non sono lunghi che pochi centimetri, ma hanno dei denti triangolari ta-