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100 | la città dell'oro |
avevano tradita alcuna sorpresa. Si erano limitati a gettare uno sguardo più sulla scialuppa che ammiravano, che sui nuovi arrivati.
— Mostrami il tuo braccio, — disse Velasco, al mutilato. — Sono un piaye.1
— Dammi dell’aguardiente2 se ne hai, — rispose invece il ferito. — Mi farà meglio delle tue cure.
— Ma, disgraziato, tu morrai se non mi lasci fasciare la ferita.
Un sorriso sprezzante apparve sulle labbra dell’indiano, il quale pareva non provasse il menomo dolore, tanto è potente in loro la forza d’animo.
— Ne sappiamo più dei piaye degli uomini bianchi, — disse poi. — Ecco chi mi guarirà!
Un indiano, che era poco prima entrato nella foresta, ritornava armato di un coltello di recente arrotato e munito di parecchi oggetti involti in alcune grandi foglie.
— A te! — disse il mutilato, stendendo il braccio sanguinante.
— Lo rovinerà, — disse Alonzo. — Impeditegli di operare, dottore.
— Lasciamolo fare, giovanotto, — rispose Vela-