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318 | Capitolo Trentunesimo. |
— È morto! — gridò Diaz che aveva cacciata un’altra freccia nella gravatana.
— E gli altri? — chiese Rospo Enfiato che continuava a passare di ramo in ramo.
— Non li vedo più.
— Ed io sono presso la piroga.
— Ti seguo! —
Ad un tratto l’indiano si lasciò sfuggire una sorda imprecazione.
— Ecco quello che temevo!
— Che cos’hai?
— Vengono.
— Chi?
— Non lo so; i Tamoi od i Caheti. Canaglie! Non hanno perduto il loro tempo. Guarda, uomo bianco! —