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22 | Capitolo Secondo. |
gli arrosti, gittando a quei mostruosi convitati a chi una testa, a chi una coscia, o una gamba od una natica o un polmone od ammasso di costole.
– Canaglie! – esclamò Alvaro che non poteva reggere a quell’atroce spettacolo. – E non poter impedire simili barbarie! Non guardarli, Garcia! Vomiterai la colazione. –
Si ritrassero verso la murata di babordo, guardando le onde che continuavano ad irrompere attraverso la baia, scuotendo sempre fortemente la caravella, tuttavia di quando in quando non sapevano frenare la loro curiosità per quanto quella scena di cannibalismo ispirasse ad entrambi un orrore invincibile.
I selvaggi si erano gettati sulle carni dei marinai coll’avidità di belve feroci a digiuno da una settimana. Lavoravano così bene di denti, che dopo qualche ora dei poveri naufraghi non ne rimanevano che i teschi già vuoti dei cervelli, delle costole spolpate e le ossa delle braccia e delle gambe.
Gonfi da scoppiare, i banchettanti si erano stesi beatamente, sulla rena della spiaggia, sotto l’ombra proiettata dalle palme per digerire pacificamente quella copiosa scorpacciata di carne bianca.
Solamente due o tre, per eccesso di precauzione, si erano seduti sulla cima dello scoglio guardando più verso la foresta che verso la baia. Eppure non doveva essere sfuggita ai loro sguardi la caravella, ancora abbastanza alta per poterla scorgere, malgrado che frequenti ondate la coprissero.
Era anzi quella tranquillità che non rassicurava affatto Alvaro, il quale invece avrebbe preferito un assalto. Cinquanta erano molti, ma con delle buone scariche si potevano tenere lontani o spaventarli in modo da rinunciare per sempre ad inquietare un uomo che possedeva delle armi così formidabili.
Egli temeva invece che aspettassero dei rinforzi per cercare di procurarsi degli altri arrosti.
– Mio povero ragazzo – disse al mozzo che lo interrogava. – Guardiamoci dal chiudere gli occhi. Quei furfanti non ci lasceranno tranquilli.
– Che si siano accorti che ci sono delle persone su questa caravella.
– Non ne ho dubbio.
– E che cosa aspettano per assalirci?
– Probabilmente dei canotti. Il pilota mi aveva narrato che tutti i costieri brasiliani posseggono delle scialuppe scavate nei