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Le vittime della guerra. | 185 |
Per nulla inquietati dalla presenza del ragazzo, si misero a mangiare con appetito invidiabile, poi servendosi di due cornetti fatti con foglie di palma si provarono ad assaggiare il taroba.
— Non c’è male, — disse Alvaro. — Non credevo che questi antropofagi fossero capaci di fabbricare dei liquori.
Ma, ora che mi rammento, aveva già parlato del taroba e...
— E anche di denti di vecchie, signore, — disse Garcia.
— Caracho!... Sì, di denti... — rispose Alvaro, lasciando cadere il cornetto. — Ehi, ragazzo, si può conoscere la ricetta usata per fabbricare questo liquore?
— Non vi piace? — chiese il giovane indiano.
— Ti domando da che cosa lo ricavano.
— Dai tuberi di mandioca, signore, — rispose l’indiano. — Si fanno prima bollire, poi si danno a masticare alle donne più vecchie della tribù...
— Dici! — esclamò Alvaro, che si sentiva rivoltare le budelle.
— Poi quando li hanno bene triturati, si fanno nuovamente ribollire, si mettono entro vasi e si lasciano fermentare sepolti nella terra umida.
— Puah! E questa porcheria la bevete? Garcia, butta fuori questi vasi! Alla malora il taroba! Questi indiani sono dei veri porci!
— Perchè dite ciò? — chiese l’indiano.
— Io bere questa porcheria, masticata prima dalle vecchie!
— Ma signore, se i tuberi non venissero masticati, il taroba non riuscirebbe eccellente.1
— Porta via quei vasi o li scaravento sulla testa del primo indiano che passa. I pyaie dalla pelle bianca non bevono di questi liquori. Ecco guastata la digestione!
— Signore, — disse il mozzo che rideva a crepapelle. — Non vale la pena di scaldarsi tanto. Dopo tutto quel liquore non era poi cattivo. —
L’indiano, un po’ mortificato per la cattiva accoglienza fatta dal gran pyaie al più squisito dei liquori brasiliani, prese i due
- ↑ Gl’indiani sono convinti che se i tuberi non sono masticati dalle vecchie, il taroba perderebbe le sue proprietà.