Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Le vittime della guerra. | 183 |
Quello invece che difettava era il mobilio. Non vi erano che delle amache di cotone filato grossolanamente, delle zucche vuote, delle noci di cocco che dovevano servire da vasi, e tre o quattro coppe che trasudavano acqua in quantità, lasciandola raccogliersi entro un recipiente d’argilla di dimensione enormi.
Sembrerà strano eppure quasi tutti i selvaggi brasiliani avevano una cura estrema nella scelta dell’acqua e per ottenerla leggera e pura da ogni sedimento, facevano uso di certi vasi porosi che servivano ottimamente da filtri.
— Come la trovi la nostra casa? — chiese Alvaro al mozzo, dopo aver visitato tutti gli angoli.
— È un po’ oscura, signore e poi, quelle teste che pare ci sogghignino non la rendono troppo allegra. A chi apparterranno?
— A gente divorata, suppongo.
— Potevano mangiare anche quelle teste senza mettercele qui. Ma, dite signor Alvaro, spero che non avrete già l’idea di prolungare per molto tempo il vostro ufficio di stregone. Io ne ho già abbastanza e vorrei tornarmene nei grandi boschi.
— Provati, ragazzo mio, — rispose il portoghese. — Io non te lo impedirò.
— Se potessi non me lo farei dire due volte, signore.
— Per ora accontentiamoci di essere pyaie, mio povero Garcia. Anch’io non ho già il desiderio di rimanere sempre fra questi antropofagi che non m’ispirano fiducia alcuna. Diaz ci farà avere, in qualche modo, sue notizie. A quest’ora deve essersi immaginato che noi ci troviamo nelle mani degli Eimuri.
— Che ci sorveglino anche di notte, questi selvaggi?
— Non ne dubito. Non si fideranno di noi e terranno un occhio aperto.
E poi anche fuggendo, che cosa potremmo fare ora che siamo senza fucili.
Se potessi riavere il mio e anche le munizioni! E perchè no?
Qui le armi da fuoco sono sconosciute e forse potremo farci consegnare l’uno e le altre.
Ah! La bell’idea! Daremo ad intendere a questi bricconi che sono amuleti potenti per vincere i nemici.
In quell’istante udirono al di fuori echeggiare dei suoni acuti che parevano mandati da alcuni pifferi e un fragor strano come