Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 87 — |
— Chi può dirlo? Fortunatamente non ignora che il pallone ha una valvola, e sono certo che a quest’ora il gas sfugge.
— Ma cadrà molto lontano da qui.
— Ma lo ritroveremo, ragazzo mio: te lo giuro. Non possiamo abbandonare in questo luogo un nostro compagno che ha diviso con noi tanti pericoli.
— Purchè non cada fra gl’Indiani.
— Ha delle armi, le sue pistole, e saprà difendersi. È un uomo di poche parole, ma ci ha mostrato di essere assai coraggioso.
— Povero signor Calderon! Lo rimpiango di cuore, benchè non fosse troppo simpatico.
— Ti dico che lo ritroveremo, Cardozo, si dovesse camminare fino allo stretto di Magellano.
— E intanto cosa facciamo?
— La notte cala rapidamente e la fame batte alle nostre porte; cerchiamo il rancho e chiediamo ospitalità. Puoi camminare?
— Mi sembra che nulla vi sia di rotto nelle mie gambe.
— Tanto meglio. Ti ricordi dove si trovava il rancho? Fra queste erbe giganti non vedo più in là della punta del mio naso.
— Mi pare che si trovasse alla nostra destra quando cademmo, ma non potrei assicurartelo. In quel momento la testa mi girava, come se avessi bevuto un boccale di rhum.
— Sali sulle mie spalle e dà uno sguardo al di là di questo mare di vegetali.
Cardozo s’arrampicò coll’agilità di una scimmia sulle spalle del mastro e si alzò in piedi, mantenendosi in equilibrio.
— Eccolo laggiù — disse.
— Molto lontano?
— Appena a cinquecento passi... Ma...
— Cosa vedi?
— Mi pare che qualcuno si avvicini, poichè vedo le erbe a muoversi dinanzi a noi.
— Uomo, o bestia?