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— Chi può dirlo? Fortunatamente non ignora che il pallone ha una valvola, e sono certo che a quest’ora il gas sfugge.

— Ma cadrà molto lontano da qui.

— Ma lo ritroveremo, ragazzo mio: te lo giuro. Non possiamo abbandonare in questo luogo un nostro compagno che ha diviso con noi tanti pericoli.

— Purchè non cada fra gl’Indiani.

— Ha delle armi, le sue pistole, e saprà difendersi. È un uomo di poche parole, ma ci ha mostrato di essere assai coraggioso.

— Povero signor Calderon! Lo rimpiango di cuore, benchè non fosse troppo simpatico.

— Ti dico che lo ritroveremo, Cardozo, si dovesse camminare fino allo stretto di Magellano.

— E intanto cosa facciamo?

— La notte cala rapidamente e la fame batte alle nostre porte; cerchiamo il rancho e chiediamo ospitalità. Puoi camminare?

— Mi sembra che nulla vi sia di rotto nelle mie gambe.

— Tanto meglio. Ti ricordi dove si trovava il rancho? Fra queste erbe giganti non vedo più in là della punta del mio naso.

— Mi pare che si trovasse alla nostra destra quando cademmo, ma non potrei assicurartelo. In quel momento la testa mi girava, come se avessi bevuto un boccale di rhum.

— Sali sulle mie spalle e dà uno sguardo al di là di questo mare di vegetali.

Cardozo s’arrampicò coll’agilità di una scimmia sulle spalle del mastro e si alzò in piedi, mantenendosi in equilibrio.

— Eccolo laggiù — disse.

— Molto lontano?

— Appena a cinquecento passi... Ma...

— Cosa vedi?

— Mi pare che qualcuno si avvicini, poichè vedo le erbe a muoversi dinanzi a noi.

— Uomo, o bestia?