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male armato, ma pieno di buona volontà e risoluto a tutto. Fortifica le rive settentrionali del Paranà, accumula provvigioni in vari luoghi, fa centro della sua difesa Stapira e di Assuncion e della fortezza di Humaïta i suoi parchi di riserva, poi corre a contrastare il passo al generale brasiliano Porto Alegre, che si avanzava nel territorio paraguayano colle forze alleate.

Per un anno intiero il valoroso Presidente tenne la campagna, combattendo con varia fortuna, finchè, esausto di forze e di munizioni, in procinto di venire circondato dalle preponderanti forze degli alleati, si vide costretto ad abbandonare quei luoghi, dopo d’aver incendiato il suo campo di Stapira.

Ma il 23 aprile 1866 il leone dell’America del Sud ritornava gagliardo ancora alla riscossa e si fortificava nuovamente a Humaïta, erigendo numerose batterie sull’alto fiume. Assalito dal generale argentino Mitre, lo sconfigge completamente sotto Humaïta, rigetta le condizioni di pace e riannoda le comunicazioni con Assuncion.

Sul finire del 1867 la febbre gialla fa strage fra le sue truppe, ma ancora non cede, e ai primi del 1868 affonda parecchi legni brasiliani che avevano tentato di avvicinarsi al campo trincerato di Humaïta.

Ma questi sforzi giganteschi dovevano alla fine sfibrare il suo valoroso ma scarso esercito. Infatti, verso la metà dello stesso anno, incalzato dagli alleati, che ricevevano nuovi e sempre freschi rinforzi, Lopez era costretto a ritirarsi. La divisione navale corazzata e i brasiliani ne approfittavano per rovesciare gli sbarramenti e risalire il fiume: ma le batterie paraguayane, erette al nord di Humaïta, riescono ancora a tenerla in iscacco, mentre la signora Lynch, una valorosa inglese, alla testa dei suoi battaglioni di amazzoni, cagionava agli alleati danni rilevanti.

Il 25 luglio, Lopez è nuovamente alle strette. Il suo esercito, decimato da quella lunga campagna e circondato dagli alleati, più non resiste e abbandona Humaïta, dopo però sei giorni di sanguinosi combattimenti. La metà era rimasta sul campo di battaglia.