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86 | parte i. — l’albatros. |
di frequente alla loro superficie si vedono apparire delle fiammelle fosforiche, le quali tramandano una luce vivissima.
Dall’aprile all’ottobre la navigazione del golfo è facile e non presenta che pochi pericoli; ma cessata questa stagione che si chiama delle piogge, durante la quale soffiamo continuamente venti regolari, diventa difficile per i terribili venti, detti del nortes, i quali si scatenano con furia estrema, specialmente verso la metà di novembre e nel mese di febbraio, sconvolgendo la corrente del Gulf-stream e provocando delle ondate spaventevoli.
La corrente, che nel golfo ha una velocità di ventidue a cinquantasei chilometri al giorno, mentre all’uscita nell’Atlantico ha una rapidità di centoquarantasei ogni ventiquattr’ore, cominciava a farsi sentire, raddoppiando la marcia della nave negriera.
Il capitano Nunez, che pareva si sentisse a disagio in quel golfo, dove temeva di vedersi giungere addosso qualche altra nave inglese della Giamaica, e che sospirava il momento di sbarazzarsi del suo pericoloso prigioniero, quantunque questi fosse ritornato tranquillo, manteneva tutte le vele spiegate, compresi i coltellacci e gli scopamari, per affrettare la corsa.
Il 6 maggio l’Albatros tagliava il tropico del Cancro, presso il 73° di latitudine e piegava verso l’ovest, trovandosi la laguna della Madre quasi sotto quella linea.
L’incontro di navi, a mano a mano che il brick s’avvicinava alle coste messicane, diventava più frequente. Vascelli da guerra delle repubbliche dell’America centrale e degli Stati Uniti, brigantini, schooner, golette e barche mercantili appartenenti per lo più alle nazioni europee, s’incontravano di tratto in tratto, quali diretti a Vera-Cruz, o a Campeche per caricare il legno conosciuto in commercio col nome di campeggio, e quali alle grandi Antille o ai porti del Texas, della Luigiana, dell’Alabama o della Florida.
Il 10, dopo una rapida marcia, l’equipaggio dell’Albatros scopriva l’altipiano messicano. Il capitano a mezzodì fece il punto, poi mise la prua verso il nord per raggiungere quel gruppo di terre basse che si estendono dinanzi alla grande laguna della Madre e scoprire il passo di Corpus Christi.