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78 | parte i. — l’albatros. |
sul ponte del legno negriero i pochi superstiti soldati e marinai guidati dal povero ufficiale inglese. Era bastata la sbarra di ferro del gigantesco Mumbai per atterrarli e per non più rialzarsi.
— Fuoco di bordata! — si udì urlare sul ponte della goletta, mentre i marinai dell’Albatros si slanciavano ai bracci delle vele mandando grida di trionfo.
Ma gli uomini, che erano stati mandati nella batteria da Mumbai, prevennero gl’Inglesi. I due pezzi di babordo tuonarono simultaneamente lanciando sulla nave nemica due nembi di mitraglia che frantumarono la boma e il picco dell’albero di trinchetto e spazzarono i tiragliatori che si tenevano sul capo di banda.
Malgrado la confusione e il panico che regnava sul piccolo legno, i suoi quattro cannoni di tribordo fecero fuoco, e tre palle attraversarono la carena dell’Albatros, pochi centimetri sopra il livello d’acqua, mentre la quarta passava sopra il ponte smussando l’estremità del pennone di parrocchetto.
Ma ormai era troppo tardi per prendere una rivincita sul ne-