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48 | parte i. — l’albatros. |
abbia tanta forza da aprirsi il varco attraverso gli oceani per un migliaio di leghe.
Franklin invece suppose che quella del Messico fosse causata dai venti alisei del nord-est, i quali, secondo lui, dovevano accumulare l’acqua dell’Oceano nel Golfo, costringendola poi a uscire dall’altra parte, ossia dal canale di Bahama; ma studi più accurati hanno fatto luce piena su questi grandi fiumi oceanici e sulle cause che li producono.
Quelle porzioni degli oceani che si trovano in prossimità dell’Equatore, in causa dell’evaporazione a cui vanno soggetti pel grande calore solare e pel loro riscaldamento, fanno perdere agli strati superiori delle loro acque una parte della loro gravità! Cosa ne deriva?
— Un disequilibrio, — rispose di Chivry.
— Avete indovinato. L’Oceano adunque deve disequilibrarsi, e questo viene ristabilito dalle grandi correnti polari, le quali, trascinando seco acque più fredde e più dense, occupano gli spazi abbandonati dalle acque alleggerite dalla evaporazione e dal riscaldamento. Queste correnti polari corrono perpendicolarmente all’Equatore, occupando gli spazi abbandonati dalle acque più leggere e svaporate, ma prima di giungervi, il loro movimento iniziale viene deviato dall’influenza della rotazione diurna della terra che le costringe a prendere una direzione obliqua. Questo continuo perturbamento delle acque equatoriali forma la grande corrente del Gulf-Stream.
— È molto larga questa corrente?
— All’uscita del Golfo messicano ha una larghezza di sessantaquattro chilometri, all’altezza di Charleston raggiunge i dugentoquaranta, e più oltre i cinquecento e anche più.
— Ma le sue acque sono fredde o calde? — chiese il barone, che prestava molta attenzione a quelle spiegazioni.
— Calde; anzi vi dirò che l’ammasso di calorico sparso in un sol giorno sulle regioni che esso percorre è tale, che se si potesse svolgere istantaneamente, sarebbe capace di portare alla temperatura del ferro fuso la colonna atmosferica che sovrasta a tutta la corrente. Però non conserva sempre una temperatura eguale, poichè