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46 parte i. — l’albatros.

della nave o sui costumi marinareschi; ma guai se il barone si mostrava sulla porta della cabina!

Allora quella calma, più apparente che reale, si convertiva come per incanto in un impeto di furore irrefrenabile e pareva che diventasse pazzo. Due volte gli si era slanciato contro per strangolarlo e i marinai avevano faticato assai a strapparglielo dalle mani. Per questo motivo il barone aveva rinunciato a visitare l’intrattabile prigioniero, come pure aveva rinunciato il capitano Nunez che non godeva miglior simpatia. Pareva che il signor di Chivry soffrisse assai di quelle brutte accoglienze, e più volte fu sul punto di scendere nella cabina del prigioniero per dargli, chissà mai, quali spiegazioni, ma si frenava e pareva che si calmasse ripetendo:

— Un giorno forse non mi odierà più! —

Il 20 aprile l’Albatros, che ormai si trovava a poche diecine di leghe dal capo di San Rocco, entrava nella grande corrente equatoriale, le cui acque, più azzurre di quelle dell’Oceano, si distinguevano con sufficiente chiarezza.

Questa grande corrente, che deriva da quella del capo di Buona Speranza, attraversa l’Oceano atlantico da est a ovest, e giunta presso il 30° meridiano, si divide in due rami distinti. Quello che piega verso il sud, lambe le coste del Brasile e si perde verso la foce del Rio della Plata, forse in causa dell’impeto della fiumana gigante; l’altro invece, che è il principale, rimonta verso le Antille e si versa nel Golfo del Messico formando quella grande corrente che prende il nome di Gulf-Stream, o corrente del Golfo.

È la più grande, la più rapida, la più meravigliosa che solchi le acque salate del nostro globo. È un vero fiume, ma un fiume immenso, che scorre in mezzo all’Oceano atlantico, più rapido dell’Amazzoni, più impetuoso del Mississippi, e così gigantesco, che la massa unita di questi due fiumi non rappresenta che la millesima parte delle acque da lui spostate. Acquistata maggior velocità nel golfo messicano in causa del restringersi delle sue acque; gira dapprima attorno al mare delle Antille, costeggia la Florida e all’altezza di New Jersey si spande nell’Atlantico percorrendolo fino alle coste dell’isola di Terranuova; poi devia verso l’est, attraversa l’Oceano raffreddandosi un po’, tocca le coste occidentali dell’Eu-