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Capitolo Quinto.

Il marchesino Almeida.



Tutta la notte l’Albatros, aiutato da un vento freschissimo che veniva dall’est, filò verso il nord con una rapidità stimata non inferiore ai dieci nodi all’ora, malgrado che l’Oceano atlantico fosse solcato da larghe ondate.

Il suo equipaggio, che pareva avesse fretta di abbandonare le coste del Brasile per far perdere le tracce ai parenti del giovanotto ed alle autorità brasiliane che forse in quel momento spingevano alacremente le loro ricerche, non abbandonò un solo istante la coperta. Anzi parecchi uomini salirono più volte sulle coffe e più su, fino sulle crocette, per vedere se qualche nave li inseguiva.

Anche il capitano Nunez, che non si sentiva pienamente tranquillo, quantunque avesse preso infinite precauzioni per uscire dalla baia inosservato, non ardì discendere nella cabina, volendo assicurarsi coi propri occhi di ciò che poteva accadere. Il francese invece si ritirò nel quadro poco dopo la mezzanotte e non si fece più vedere finchè spuntò l’alba.

Si era ritirato nella cabina assegnatagli, oppure aveva vegliato presso il letto del giovane marchese? Nessuno potè saperlo.

Verso l’una del mattino vi fu a bordo un falso allarme, che