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22 parte i. — l’albatros.

— Meglio di qualunque altro, signore.

— Sai dirmi dove si trova la tenuta di San Joao do Livramento?

— A sette chilometri, quasi di fronte al porto, alla foce del Rio Jacuhy.

— Come si chiama il proprietario?

— Il marchesino Almeida d’Araniuez y Mendoza.

— È solo?

— No, vive con il marchese Inigo d’Araniuez suo zio materno.

— Ah!... Lo conoscete il marchesino?

— L’ho veduto parecchie volte.

— È bello?

— Bellissimo.

— Robusto?

— Vigoroso e ardito.

— Perchè ardito?

— Osa affrontare i giaguari.

— Ah! è cacciatore.

— E valente; tutte le mattine caccia nelle sue piantagioni.

— Basta così; la sterlina è vostra. —

Vuotò un bicchiere, poi uscì rapidamente e si diresse verso il luogo dove si trovava la scialuppa, mormorando:

— So quanto mi occorre; gli tenderò un’imboscata. —

Quando giunse al porto, i suoi uomini terminavano d’imbarcare il carbone necessario pel ritorno. Attese che l’operazione fosse terminata, poi balzò nella scialuppa dicendo al capo:

— Partiamo.

— Per dove?

— Conosci la foce del Rio Jacuhy?

— Sì, Eccellenza.

— Conducimi là e senza perder tempo. —

La scialuppa prese tosto il largo, tagliando di traverso l’estremità della laguna delle Anitre o meglio la foce del Guahyba. Trentacinque minuti dopo tornava ad arrestarsi dinanzi alla bocca d’un fiume dalla acque tranquille.

— Ci siamo, Eccellenza, — disse il capo.