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capitolo viii. — il deserto d’amargoza. | 183 |
arrivarvi, poichè si trova al nord dei monti Spring; giungeremo prima sulle rive del Rio Virgin. Dormiamo, marchese, chè domani dobbiamo fare una lunga marcia. —
Prima dell’alba, uomini, cavalli e muli erano in piedi per riprendere il cammino, ma la notte non era bastata a riposarli. Tutti erano affranti prima di rimettersi in via ed assetati, avendo consumata quasi tutta la provvista dell’acqua; specialmente gli animali soffrivano e mandavano nitriti dolorosi.
Sanchez, dopo essersi orizzontato, piegò verso il sud colla speranza d’incontrare un lago, sulle cui sponde contava di trovare del foraggio. Non calcolava sulle acque del bacino, non ignorando che tutti quelli che s’incontrano nella regione, sono salati ed amari più dell’Oceano.
La marcia diventava sempre più faticosa su quelle sabbie che sfuggivano sotto i piedi, ed anche a causa del sole che si rifletteva su prismi di sale che coprivano vaste estensioni di terreno. Gli animali si trascinavano innanzi a grande stento e gli uomini erano costretti a spingerli a colpi di frusta tutte le volte che qualcuno rimaneva indietro e si rifiutava di proseguire, costringendo gli uomini a frequenti fermate.
Quel giorno non riuscirono a percorrere più di quindici miglia e si arrestarono ai piedi di un monte isolato, arido e coi fianchi scoscesi. Eccettuato Sanchez, che era abituato a tutte le privazioni e alle marce lunghissime, gli altri non erano più capaci di fare un passo.
Misurata l’acqua rinchiusa negli otri, si vide che non ne rimanevano che due litri, misura appena sufficiente per gli uomini che morivano di sete. Quella scoperta spaventò tutti, poichè equivaleva alla perdita degli animali, pei quali non ne rimaneva una sola goccia.
Bisognava prendere una decisione immediata, altrimenti correvano il pericolo di lasciare le loro ossa in quel deserto, che pareva non avesse confini.
— Ci troviamo in una situazione assai difficile, signor marchese, — disse Sanchez, gettando uno sguardo disperato su quell’arida distesa sabbiosa, su cui non si vedeva spuntare un solo filo d’erba. —