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capitolo iii. — dal san benito alla sierra nevada. | 137 |
Questa Sierra forma, si può dire, l’ossatura principale di tutta la California. Si estende da Los Angeles, città che si trova sui confini della Vecchia California, allo Stato d’Oregon, da dove si unisce alla catena delle Cascate, la quale sale più a settentrione, addentrandosi nello Stato di Washington fino allo stretto di San Juan de Fuca.
È un ammasso enorme di montagne, le quali occupano una larghezza di parecchie leghe, un caos di picchi aguzzi che celano le loro punte nevose nel seno delle nubi, di vallate profonde, di abissi spaventevoli, di coste erte, che non lasciano che pochissimi passaggi.
Nevi eterne coprono, anche durante i più grandi calori, le cime, specialmente la montagna del Diavolo, che giganteggia sopra tutte, ed il picco Whitney. Pini smisurati e querce secolari coprono i fianchi dirupati di quella catena, arrampicandosi fin presso la linea delle nevi eterne e fra quelle rocce, di natura quarzose per lo più, si celano ricchissimi filoni d’oro che pare non debbano finire più, malgrado il lavoro accanito e costante dei cercatori del prezioso metallo.
Sanchez, dopo aver fatto riposare gli uomini ed i cavalli per parecchie ore, diede il segnale della partenza salendo la prima catena di monti, i quali sono separati dalla vera Sierra da una valle profonda.
— Per dove passeremo? — chiese il marchese alla guida.
— Cercheremo di raggiungere un passo che fiancheggia il Whitney, — disse Sanchez. — Le nevi lo avranno chiuso forse, ma i passaggi sono rari e tutti assai elevati. Se sarà necessario, ci apriremo la via coi badili.
— Passeranno i cavalli?
— I mustani sono abituati ai grandi calori e ai freddi eccessivi, e la montagna non li spaventa.
— E dove caleremo noi?
— Sulle rive del lago Owen.
— E dovremo girarlo?
— Vedremo più tardi. Forse troveremo qualche mezzo per attraversarlo, senza perdere una o due settimane nel girarlo. Orsù,