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78 | emilio salgari |
— Ebbene? — chiese Fathima incrociando le braccia e saettandolo cogli occhi.
— Andrò a vedere io chi si nasconde nella tua alcova.
— Tu non entrerai nel santuario mio.
— È l’ordine del padrone e dello sciàh!
— Miserabile!...
Aliabad, che era risoluto a tutto, forte del diritto accordatogli dal padrone, allontanò bruscamente la giovinetta gettandola da un lato e si slanciò verso l’alcova.
Stava per toccare le tende, quando queste si aprirono, e Nadir comparve col suo formidabile kandjar alzato, dicendo con voce minacciosa:
— Se tu pronunci una parola o se fai un gesto, ti spacco il cranio!... In ginocchio! In ginocchio, sciagurato!