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30 emilio salgari

guaina dorata, che le pistole erano cariche, ed uscì seguito da Irak e da alcuni dei più valenti e robusti montanari.

Gli altri lo seguirono poco dopo a gruppetti di otto o dieci, per non venire notati.

Le vie della capitale si erano popolate come per incanto. La voce, che sulla piazza di Meidam dovevasi giustiziare un uomo, erasi sparsa ovunque, e la folla accorreva in masse compatte verso il palazzo reale.

Vi erano persone di tutte le razze e di tutte le religioni, accorse dai quartieri più aristocratici della città e dagli infimi, dalla pianura, dalle borgate vicine, da Demavend, da Ask e perfino da Kend.

Si vedevano passare dei gran signori, vestiti splendidamente, preceduti dai loro djelodar1 che guidavano i loro cavalli e seguiti dai kaljandjij che battevano i loro tamburelli per invitare la folla a scostarsi; numerosi popolani col capo coperto da pesanti berrettoni di pelle d’agnello a lana nera e il corpo coperto da lunghe zimarre di tela azzurra, incrociate sul petto; uomini d’affari, che per distintivo portavano un calamaio di corno infilato nella cintura; bande di curdi coi volti feroci e barbuti, insaccati in larghe vesti e le cinture ripiene di pistole, di jatagan, di kandjar e di coltellacci chiamati kard; di Arabi dalla pelle color della crosta del pan bigio, coi pittoreschi turbanti e gli svolazzanti mantelli di candida lana ed infioccati; di armeni racchiusi nelle loro lunghe tonache azzurre con guernizioni gialle; di Illiati, tribù nomadi della pianura; ed anche non pochi Luty, nomadi di sinistra fama, rapaci quanto i curdi.

Non mancavano, tra quella folla, nemmeno le donne, e si vedevano passare a frotte, tutte avvolte nei loro rubend, fitti veli che nascondono i loro volti, lasciando solamente scoperti gli occhi, e con i larghi pantaloni di seta e le scarpine a punta rialzata.

— Buona preda pei curdi — disse Irak a Nadir, che camminava al suo fianco. — Quegli avvoltoi approfitteranno della confusione per derubare le donne dei loro gioielli.

— E sono nostri alleati! — disse Nadir corrugando la fronte.

— Sono necessari, Re della Montagna. Mentre noi assalteremo il palco, essi produrranno attorno a noi una confusione enorme e faranno argine ai cavalieri dello sciàh.

  1. Palafrenieri.