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il re della montagna 15

— Che voglio fare? Credi tu che a vent’anni una montagna basti?

— Perchè parlare così, Nadir? — disse il vecchio con accento di dolce rimprovero. — Non è bella forse la tua montagna? Non sono forse superbe, pittoresche, le rupi che tu valichi ogni giorno inseguendo l’agile egagro? Non è bello forse contendere l’impero delle aquile e di lassù spaziare lo sguardo su mezza Persia e sull’azzurro Caspio? Non sono forse pittoreschi i boschi della tua montagna, belli gli abissi, bellissime le cascate? Che vuoi tu fare a Teheran? Laggiù vi è la corruzione, laggiù regna il delitto; laggiù vi è la schiavitù, il dispotismo. Quassù non vi è corruzione, non si conoscono delitti, e vi è la libertà, sai, Nadir, la libertà.

Il vecchio s’arrestò un istante guardando fisso fisso Nadir, che non batteva ciglio, poi riprese con novella foga:

— Cos’è, figlio mio, che quassù ti manca? Il potere forse? Non ti ubbidiscono i cacciatori tutti della montagna, come tu fossi un re? Non ti ubbidiscono forse i banditi tutti, quei banditi che non s’inchinano al despota che regna sulla Persia intera? Son forse le ricchezze che ti mancano? Parla ed io ti darò tanto oro da coprirti fino alle spalle e tante perle che non sarai capace di portare. Vuoi ora recarti a Teheran?

Nadir non rispose. Egli guardava il vecchio con occhio triste e colla fronte annebbiata.

— Parla, Nadir — disse Mirza. — Cos’è che tu vuoi?

Il giovanotto a quella seconda domanda si scosse.

— Mirza — diss’egli con voce lenta. — È bella la montagna, bello l’abisso, sono superbi i boschi, dolce il fragore della cascata, delizioso il vento che rugge sulle vette, ma a vent’anni tutto ciò non basta.

— Non basta?

— No, Mirza, non mi basta. Mi sembra che man mano divento grande la montagna si impicciolisca, che l’aria mi manchi, e che attorno a me si faccia del vuoto. Tu dici che quassù v’è la libertà, eppure a me sembra che la libertà di giorno in giorno scompaia. Sento dentro di me una smania furiosa di gettarmi nel mondo; sento dentro di me una smania furiosa di...

S’arrestò indeciso e quasi spaventato, guardando Mirza che diventava lentamente pallido.

— Continua — disse il vecchio.