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74 | Capitolo VII. |
senza produrre il più lieve rumore, agivano due immense ali, simili a quelle dei pippistrelli, con un’armatura d’acciaio e la membrana composta invece da una spessa seta o da qualche altro tessuto che le rassomigliava.
Un po’ al di sotto del fuso che serviva di ponte e anche di abitazione, si estendevano a destra ed a sinistra tre piani orizzontali, posti l’uno sotto all’altro, lunghi ciascuno una diecina di metri, con una leggiera armatura di alluminio ricoperta di grossa stoffa, lontani quasi un metro e vuoti nel mezzo e che dovevano, presumibilmente, agire come gli aquiloni e mantenere l’intero apparecchio sollevato.
Non era però tutto. Sulla punta prodiera del fuso, un’elica immensa, che girava vertiginosamente, pareva che dovesse aiutare il movimento delle ali, mentre a poppa si scorgevano due piccole ali che dovevano certamente servire per dare la direzione all’aereo-treno.
— Ecco la nostra macchina volante da me ideata e da Ranzoff modificata e costruita, — disse Wassili al fratello. — Come vedi, nulla di più semplice ed insieme nulla di più meraviglioso, mio caro Boris. Con questa noi potremo compiere delle imprese stupefacenti e, se vorremo, dichiarare la guerra non solamente a tutte le navi che quel furfante di nostro cugino lancia attraverso il mondo, bensì anche alla Russia intera all’occorrenza.
— Questo aereo-treno è sorprendente, — rispose Boris, che sembrava stupìto al più alto grado.
— Un vero capolavoro, mio caro. Ha costato a me ed a Ranzoff cinque anni di lavoro, ma noi siamo pienamente riusciti nel nostro intento.
— Non mi aspettavo una simile sorpresa.
— Noi abbiamo semplicemente sciolto il problema della navigazione aerea.
— Ma chi vi dà la forza motrice?
— L’aria liquida.
— L’aria liquida! — esclamò Boris.
— Una forza scoperta da Tripler e che un giorno, se bene applicata, porterà una vera rivoluzione nel mondo.
Pensa, mio caro, che l’aria liquida ha circa cento volte il potere espansivo del vapore e che essa comincia a produrre la sua forza nel medesimo istante in cui viene esposta all’aria esterna.
Per ottenere il vapore è necessario che l’acqua raggiunga una temperatura di 212° Fahreneith, ossia che se l’acqua che entra nella cal-