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Lo Sparviero 71


dendo la mano. — Ben felice di vedervi, signore e di ospitarvi sullo Sparviero.

Era tempo di strapparvi da quell’inferno.

— Voi siete il signor Ranzoff, il costruttore di questo meraviglioso congegno, è vero? — rispose Boris, stringendogli affettuosamente la destra.

— Un uomo straordinario, fratello, — disse Wassili. — Lo vedrai alla prova.

— Non mi vantate troppo, amico, — rispose il capitano dello Sparviero, ridendo. — Sono un uomo che vale un altro e che... —

Un grido, mandato da uno dei marinai che stavano assicurando la scialuppa, lo aveva interrotto.

— In guardia!... —

Quasi nel medesimo tempo un lampo ruppe le tenebre, seguìto da una fortissima detonazione e dal ronfo metallico d’un proiettile.

— Ah!... Furfanti!... — esclamò il capitano dello Sparviero, facendo un salto indietro. — Non mi aspettavo questa sorpresa!

— È quel maledetto guardacoste, — gridò Wassili.

— Liwitz! Alla macchina! — comandò Ranzoff. —

Il macchinista, d’un balzo attraversò il piccolo ponte, scomparendo entro un buco oscuro.

— È assicurata la baleniera? — chiese Ranzoff, il quale conservava un sangue freddo ammirabile.

— Sì, capitano, — risposero i marinai.

— Lancia, Liwitz!... —

Un secondo colpo di cannone rimbombò in quel momento e una palla passò, sibilando raucamente, fra le due ali dello Sparviero, le quali si erano allora rialzate.

— Vogliono fracassarci, — disse Wassili.

— Non avranno tempo di sparare il terzo colpo, — rispose Ranzoff, sempre impassibile. — Sei pronto, Liwitz?

— Sì, capitano, — rispose il macchinista dall’interno del battello volante.

— Spegnete la lampada! —

Una profonda oscurità avvolse subito la macchina volante. Quasi subito le due immense ali si misero in moto, le eliche cominciarono a girare vertiginosamente e lo Sparviero, dopo aver preso lo slancio, s’innalzò obliquamente con una velocità fulminea, mentre sotto vi passava una terza palla.