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68 Capitolo VI.


suoi marinai nella baleniera che era sempre tratta a rimorchio. Essi ritornarono prontamente, carichi di due piccoli sacchi.

— Amici, — disse il vecchio, rivolgendosi ai politici, — la mia missione è compiuta e dobbiamo lasciarci. —

Fra i forzati vi fu un vivo movimento di sorpresa e di commozione.

— Perchè abbandonarci, signore? — chiese lo starosta.

— È un segreto che non appartiene a me e che quindi io non posso svelare. Tu guiderai la nave verso la terra più vicina e sbarcherai i tuoi compagni.

Preferisci il Giappone alla China: là almeno sarete tutti più sicuri.

In questo sacco vi sono cinquemila rubli che vi dividerete e che vi serviranno a sopperire alle prime spese; l’altro appartiene a Bedoff.

— E di questa nave che cosa dovremo farne?

— La abbandonerete sulla costa, — disse Boris, facendosi innanzi. — Non cercate di venderla, perchè in tal caso verreste trattati come pirati e non risponderei delle conseguenze.

— Faremo come voi dite, signore, — rispose lo starosta.

— Liwitz, accosta la scialuppa, — gridò Wassili. —

La baleniera fu tratta sotto la poppa della cannoniera-torpediniera ed i sei marinai, Wassili e Boris vi scesero, mentre i forzati tendevano verso di loro le braccia e piangevano di commozione.

— Addio, amici: siate felici sulla terra della libertà — gridò Wassili.

Un grido altissimo si alzò sulla tolda della piccola nave:

— Grazie! —

La fune fu subito troncata e la baleniera, spinta innanzi dalla sua misteriosa macchina, che le imprimeva una velocità assolutamente sconosciuta, balzò sulle onde dello stretto di Tartaria colla rapidità d’una freccia, lasciando dietro una scìa bianchissima.

Wassili guardava in aria. L’oscurità era però troppo fitta ancora per poter discernere la macchina volante.

— Non deve essere lontano lo Sparviero — disse a Boris, il quale teneva, con salda mano, la barra del timone. — Aspettiamo che la cannoniera sia più lontana, poi risponderemo.

— Sono impaziente di vedere quella macchina meravigliosa.

— Rimarrai stupito. Che cosa sono i palloni più o meno dirigibili in suo confronto? Delle carcasse degne appena di essere relegate nei musei, come un ricordo dei tempi passati.