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L’abbordaggio della cannoniera 51


parmi dalle miniere d’Algasithal mediante quella macchina volante che noi stavamo per costruire.

La compì coll’aiuto di un valente macchinista, quel giovinotto che io ho chiamato Liwitz e che ora comanda il piccolo drappello dei marinai, e mi strappò dalle miserie della miniera, approfittando d’una fortunata combinazione.

— Colla sua macchina volante?

— Sì, Boris, ed è appunto con quella che noi siamo venuti qui per salvare anche te. Il Re dell’Aria, come lo chiamiamo noi, è un uomo da mantenere le sue promesse.

Egli ha giurato di riabilitarci e di vendicarci e non ho alcun dubbio sulle sue promesse. Colla sua macchina tutto può fare, perfino distruggere tutte le navi che, nostro cugino, l’infame barone, lancia orgogliosamente attraverso gli oceani.

Sarà una guerra implacabile che non cesserà finchè non avremo ritolto a quel miserabile tua figlia e non l’avremo ridotto all’ultima miseria. —

Un lampo terribile aveva accesi gli occhi dell’ex-capitano della Pobieda.

— Il Re dell’Aria ci vendicherà? Egli mi ridarà mia figlia? — gridò.

— Tutto noi otterremo da lui, Boris, e dai suoi due amici, che ora agiscono a Pietroburgo per fornirci, al nostro ritorno, delle preziose informazioni su nostro cugino e su Wanda.

— Dov’è quest’uomo straordinario? Fammelo vedere, Wassili! —

Il vecchio alzò gli sguardi e attraverso uno squarcio della foresta additò al fratello un punto luccicante che stava per scomparire fra le nubi gravide di neve.

— Lo vedi? È lassù e veglia su di noi, senza perdere di vista le coste dell’isola. Se egli lo volesse, con una delle sue formidabili bombe ad aria liquida, questa sera farebbe saltare il guardacoste e tutti quelli che lo montano e ci aprirebbe il passo per raggiungerlo.

Noi dobbiamo però pensare a mettere in salvo tutti questi disgraziati che hanno impedita la tua fucilazione e fornire loro i mezzi necessari per raggiungere le coste del Giappone o della China.

— Sarebbe una inumanità lasciarli qui, in balìa di loro stessi, su questa terra che non dà che della neve, — rispose Boris, che fissava intensamente il punto brillante che si dileguava fra le nubi. — È meravigliosa!... Che macchina sarà quella?

— Un vero capolavoro della meccanica, fratello, — rispose Was-