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310 | Capitolo VIII. |
mostrarsi per paura di venire spazzato via dai colpi di mare, — disse Boris.
— Andiamo a vedere, — disse Ranzoff. — Noi non abbandoneremo quei disgraziati e li seguiremo finchè la tempesta sarà cessata.
Se fino a pochi giorni fa siamo stati naufragatori, ora diventeremo salvatori.
E poi quella nave non apparterrà certo alla Compagnia Teriosky.
— Non ha velieri, — disse Wassili.
Siccome anche la nave seguiva il vento, non era difficile raggiungerla.
Ranzoff, che aveva ripreso il timone, fece descrivere allo Sparviero un ampio semi-cerchio per evitare il pericolo che si spostasse troppo sotto i possenti urti delle raffiche, poi lo lanciò verso il disgraziato veliero, il quale non si trovava che a cinque o sei gomene.
Pochi minuti dopo il Re dell’Aria ed i suoi compagni si trovavano proprio sopra al legno, il quale affondava pesantemente nei cavi delle onde, rimontando poi a gran fatica, non senza lasciarsi portar via ora un pezzo di murata, ora qualche sartìa o qualche paterazzo o qualche attrezzo. Continuando i lampi a succedersi, sempre vivissimi, Ranzoff ed i suoi compagni poterono subito accertarsi che almeno sulla tolda non vi era alcun essere umano.
— O l’equipaggio si è salvato sulle scialuppe o le onde l’hanno portato via, — disse Boris.
— Noi però non lo abbandoneremo, — rispose Ranzoff. — Quando il tempo lo permetterà faremo una visita a quella nave, se potrà resistere alla furia dei cavalloni.
— Quantunque sia molto carica e si sia squilibrata, io credo che terrà testa all’uragano, — disse Boris. — Lo scafo mi sembra molto saldo e poi non oppone resistenza alle raffiche e si lascia portare.
Cederà l’albero di trinchetto, non avendo più l’appoggio degli altri due; ma non sarà un gran male.
— Liwitz, rallenta e cerca di non farci portare troppo lontani.
— Sì, signore, — rispose il macchinista.
La burrasca continuava ad infuriare con estrema violenza ed i doldrums si succedevano di mezz’ora in mezz’ora, inondando continuamente lo Sparviero.
Quantunque la macchina funzionasse lentamente, il fuso però veniva di quando in quando spinto lontano dalla nave ed era costretto a ritornare indietro per non perderla di vista.