Pagina:Salgari - Il Re dell'Aria.djvu/254

252 Capitolo III.


— I vostri artiglieri consumano della polvere eccellente, senza nessun risultato, signor barone, — disse Orloff, il quale osservava da uno dei pertugi del block-house. — Il Re dell’Aria è più furbo di quello che crediamo e deve conoscere a meraviglia il massimo alzo dei grossi pezzi di marina.

— Forse non lui... — disse il baronetto.

— Chi dunque?

— Lo so io.

— Pare che conosciate qualcuno di quei signori. —

Il capitano dell’incrociatore scosse il capo, senza rispondere alla domanda.

L’incrociatore, quantunque avesse poca speranza di fracassare la macchina volante, la quale si guardava bene dall’esporsi al tiro di tutti quei formidabili pezzi, avvampava come un vulcano, con un rombo spaventoso.

Sparavano i grossi pezzi da 30 centimetri, mandando in frantumi, col loro rimbombo, tutti gli specchi, le cristallerie ed i globi delle lampade elettriche di bordo; sparavano i dodici pezzi da venti centimetri a tiro rapido, chiusi a paia entro le sei torricelle ed i quattordici piccoli pezzi da settantasei millimetri.

Il baronetto lasciava fare. Colla fronte corrugata, il viso sconvolto da una sorda rabbia, gli occhi scintillanti, guardava ora il transatlantico, ormai condannato ad una morte più che sicura ed ora la maledetta macchina volante, la quale pareva che si ridesse di tutto quell’inutile spreco di granate-mine, di proiettili perforanti e di obici.

L’equipaggio ed i passeggieri, salvatisi sulle scialuppe, scappavano a tutta forza di remi, poichè le palle cominciavano a cadere anche sulla nave, scoppiando fragorosamente sui ponti, sul castello di prora e sul cassero.

La macchina volante del Re dell’Aria continuava intanto indisturbata i suoi giri, tenendosi sempre altissima.

Ad un tratto, quando già le scialuppe, cariche quasi da affondare, si trovavano molto al largo, dirette verso l’incrociatore sempre immobilizzato, il baronetto scorse dei minuscoli corpi neri cadere dall’alto.

— Ecco la fine del transatlantico, d’uno dei miei transatlantici, — disse con voce sorda.

Poi alzando il tono, comandò:

— Preparate le imbarcazioni!... Tutti in coperta!... —

Mentre l’equipaggio calava in mare le due scialuppe a vapore e le