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250 Capitolo III.


proprio slancio, quantunque le eliche funzionassero in senso inverso, mentre duecento uomini irrompevano in coperta armati di fucili.

L’artiglieria formidabile della nave era diventata assolutamente inutile poichè la macchina volante era già sopra l’incrociatore. Solamente dei mortai avrebbero potuto ancora colpirla con una grande arcata, ma l’artiglieria moderna ha relegato fra le ferraglie inutili quei pezzi talvolta così importanti.

I duecento uomini, ad un ordine del comandante dell’artiglieria, avevano aperto un fuoco nutrito di fucileria contro il dannato uccellaccio, che si derideva dei grossi pezzi dell’incrociatore.

Le scariche si seguivano alle scariche, senza altro successo che quello di produrre un baccano assordante, poichè la macchina volante volteggiava a più di tremila metri d’altezza, descrivendo sempre, con una precisione straordinaria, stupefacente, delle spirali ascendenti. Ad un tratto un oggetto non ben definito cadde dall’alto. Piombava sull’incrociatore con rapidità prodigiosa.

Che cos’era? Una bomba o qualche ordigno più formidabile?

Pochi istanti dopo uno scoppio spaventevole, assordante, avveniva sul coronamento di poppa dell’incrociatore, senza essere seguìto da alcuna fiamma, scaraventando i quattro uomini che erano di servizio al timone giù dal cassero e facendo stramazzare l’uno addosso all’altro i duecento fucilieri.

Le due eliche si erano arrestate di colpo.

Il baronetto, il comandante dell’Orulgan ed i due ufficiali si erano precipitati fuori dal block-house.

— Affondiamo? — aveva chiesto il capitano.

Una voce si alzò a poppa:

— Le eliche non funzionano più ed il timone è saltato. Falla sotto la poppa!...

— Si chiudano gli scompartimenti stagni sotto il quadro!... — tuonò il capitano.

Il fuoco di moschetteria era cessato ed il Tunguska non avanzava più, quantunque dalle quattro ciminiere il fumo continuasse a sfuggire in gran copia e le macchine muggissero.

I due alberi delle eliche gemelle dovevano essere stati spezzati dallo scoppio di quella bomba misteriosa. Il baronetto guardò in aria.

La macchina volante si dirigeva, a tutta velocità, verso il transatlantico, il quale, sentendosi protetto dalla nave da guerra, non aveva ancora ripresa la corsa.