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204 Capitolo XVI.


— Purchè lo Sparviero ritorni, — disse Rokoff, scuotendo la testa.

— Voi avete dei dubbi?

— Che cosa volete, signor Wassili, non sono tranquillo. Questo ritardo mi spaventa.

— La bufera non si è ancora calmata.

— Questo è vero.

— E dovrà riparare forse qualche guasto. Abbiate pazienza, Rokoff. Lo Sparviero, come vola, può anche navigare, senza correre troppi pericoli, perchè è meravigliosamente equilibrato ed ha, nei suoi piani orizzontali, un appoggio sorprendente. Vi ripeto, aspettiamo che la furia del vento cessi.

Si sedettero presso una finestra, riparandosi dietro al parapetto, perchè le raffiche, continuavano ad ingolfarsi nell’immensa sala, con lunghi sibili, e attesero pazientemente che la luce ritornasse.

Di quando in quando si alzavano per lanciare qualche sguardo verso il tempestoso orizzonte, sempre colla speranza di scorgere, sospesi fra mare e cielo, i fanali dello Sparviero, senza però riuscire a scorgere nessun punto luminoso.

Quando finalmente l’alba spuntò, un’alba grigiastra, di brutto aspetto, che non prometteva ancora una buona giornata, i due russi ed il cosacco si affacciarono ansiosi alla finestra.

Prospettava verso il lato orientale dello scoglio, ossia in direzione opposta a quella ove si trovava la catapecchia, e gli sguardi potevano spingersi su un immenso tratto d’oceano e dominare anche Tristan, la quale emergeva dalle onde a poche miglia, quasi tutta nascosta in una fitta nebbia.

Sull’azzurra superficie, sempre agitatissima, non spiccava alcun punto nero che indicasse la presenza di qualche nave.

— I fuggiaschi si sono allontanati, — disse Rokoff. — Che abbiano continuata la loro corsa verso il largo o che abbiano preso terra a Tristan?

— Si vedrebbe qualche colonna di fumo alzarsi laggiù, mentre non scorgo altro che della nebbia, — rispose Wassili.

— E come hanno fatto quei birboni a scendere? È questo che io vorrei sapere, anche perchè potrebbe servire a noi.

— Come! Ecco là una scala di corda che pende ancora da un cornicione, — disse Ursoff, il quale aveva scavalcato il parapetto, mettendo i piedi sulla sporgenza d’una roccia.

— Si potrebbe raggiungerla?