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I misteri dell’Inaccessibile 203


ansietà, rifecero la via percorsa, passando attraverso i cumuli di macerie e gli avanzi di quella ricchissima mobilia, che le mine avevano ridotta in uno stato miserando.

Il vento, che s’ingolfava con estrema violenza attraverso le finestre, faceva vibrare le corde dell’infranto pianoforte, dando dei suoni strani.

Dopo cinque minuti, poiché la sala aveva delle dimensioni enormi, i tre uomini giungevano dinanzi al passaggio.

Come avevano preveduto, una mina era scoppiata in quel luogo e le pareti e le volte erano crollate, ostruendo completamente la galleria d’uscita.

Durante quella passeggiata l’ingegnere aveva però avuto il tempo di riflettere.

— Bah!... — disse, quando si trovò dinanzi a quella gigantesca barriera di massi. — Noi abbiamo avuto torto a spaventarci. Ci sono delle finestre qui e usciremo da quelle.

— Purché mettano su qualche cornicione, — disse Rokoff. — Se sono state aperte lungo la nuda roccia noi non potremo scendere.

— Verrà a liberarci lo Sparviero. Quella meravigliosa macchina può spingersi fino alla cima del cono ed anche più in alto.

Un po’ tristi, tornarono indietro, ma dovettero rinunciare ad esplorare la parete esterna dello scoglio in causa del vento il quale spegneva subito le torce e anche le candele, appena esposte fuori dalle quattro finestre che dovevano servire ad illuminare la sala.

— Aspettiamo che spunti il sole, — disse Wassili. — Ormai gli abitanti dello scoglio se ne sono andati, sicuri di averci rinchiusi e non torneranno di certo per farci scoppiare sulla testa qualche altra mina.

— Io vorrei però sapere perché hanno sgombrato così rapidamente, dopo d’aver fatto saltare la galleria e rovinata questa magnifica sala, mentre sarebbe loro riuscito così facile di prenderci e anche di sopprimerci, — disse Rokoff.

— Questi sono i misteri dell’Inaccessibile, però oggi sono più che mai convinto che questo luogo servisse di rifugio al barone.

— E dove sarà scappato?

— Non lo so, eppure un giorno dovrà ben mandarci sue nuove, — rispose Wassili. — Gli faremo una guerra spietata, finché non si rassegnerà a restituire a mio fratello Wanda e confessare la sua trama infernale. Più di cinquanta delle sue navi battono l’Atlantico e gliele affonderemo tutte, se si ostinerà a sfuggirci di mano.