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I misteri dell’Inaccessibile | 195 |
recchie volte corse il rischio di fare un capitombolo e di rompersi il collo contro le rocce del fondo.
Quando giunse nella catapecchia, Wassili ed il timoniere dormivano ancora, cullati dal rombo ritmico dell’oceano.
— In piedi, amici, — disse Rokoff, entrando e mostrando trionfalmente il mauser.
— Di dove venite? — chiesero ad una voce l’ingegnere e Ursoff, stupiti di vederlo armato.
— Non certo dallo Sparviero — aggiunse il primo.
— Silenzio e ascoltatemi, — rispose il cosacco. — Vi narrerò ora i misteri dell’Inaccessibile.
Come era da prevedersi, anche a Wassili ed al timoniere, quando ebbero udito il racconto del cosacco, balenò subito nel cervello il sospetto che il barone si fosse rifugiato su quel gigantesco scoglio, anzichè a Tristan.
— Siete ben sicuro che quell’uomo che avete gettato in mare fosse un russo? — chiese Wassili dopo un lungo silenzio.
— Nato sulle rive della Neva come voi, signore.
— Che questo scoglio abbia nel suo interno delle immense caverne, ignorate perfino dagli isolani?
— È quello che pensavo anch’io, signor Wassili, — rispose Rokoff.
— E che quel pazzo di barone vi si sia nascosto dentro con mia nipote.
— Pazzo, avete detto: lo credo anch’io. La paura di venire scoperto dalle sue due vittime e di pagare il conto della sua doppia infamia deve aver scombussolato il cervello di quell’uomo.
— Unito anche alla furiosa passione che nutre per Wanda, — aggiunse Wassili.
— Ditemi un po’, ingegnere, di quale natura è la sua passione? Io non sono ancora riuscito a saperlo.
L’ha rapita per farne sua moglie?
— Niente affatto, signor Rokoff, — rispose Wassili. — Egli ama alla follia mia nipote perchè somiglia, in modo straordinario, ad una sua figlia, l’unica che aveva, annegatasi l’anno scorso, presso le coste scozzesi durante un tragico naufragio.
Egli l’aveva più volte chiesta a mio fratello proponendogli di adottarla come se fosse una sua vera figlia ed avutone, come potete immaginare, un reciso rifiuto, ordì la trama infernale contro di noi per poterla più facilmente rapire.