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118 Capitolo X.


— Allora te lo dirò io: nel palazzo degli Starinsky, nel palazzo dei cugini del tuo padrone. —

Stossel sussultò, come se avesse ricevuto una scarica elettrica e si sentì coprire il viso d’un freddo sudore.

— Degli... Starisky!... — balbettò con voce affannosa.

L’ubbriachezza gli era passata e cominciava a capire qualche cosa. Sentiva per istinto che qualche cosa di terribile stava per accadere.

Pugno di ferro, vedendolo così disfatto, così accasciato, così smarrito, rialzò la poltrona e ve lo mise a sedere, dicendogli ironicamente:

— Vuoi un bicchiere d’acqua?

— No, dategli dello champagne, — disse Olga, senza voltarsi, essendo sempre seduta dinanzi alla crepitante fiamma del caminetto. — Non è abituato a bere dell’acqua e perciò potrebbe fargli male. —

Stossel non rilevò nemmanco quell’atroce ironia, anzi forse non l’udì nemmeno, tanto era in preda allo spavento.

— Signori, accomodatevi, — disse l’atman, facendo segno a Pugno di ferro ed ai quattro Hoolygani di portare delle sedie.

Ranzoff, i suoi amici ed i marinai dello Sparviero si sedettero intorno alla tavola, mettendo dinanzi a loro pugnali e rivoltelle, mentre i soci della gaida si mettevano a guardia della porta affinchè nessuno potesse entrare.

— La seduta è aperta, — disse l’atman, con voce grave. — A voi, signori. —

Fu Wassili che pel primo prese la parola.

— Noi siamo venuti qui, intendente, per aver notizie del tuo padrone.

Io e questo signore, — indicando Boris, — siamo i cugini del barone, quei cugini che quel furfante ha fatti esiliare per impadronirsi delle loro ricchezze.

Tu non ci hai conosciuti, ma noi sì.

— Voi... i cugini...

— Sì, del tuo infame padrone. Dove si trova ora quel miserabile?

Pondera bene le tue parole, perchè noi siamo risoluti a strapparti la verità colla forza.

— Io... signori... — rispose l’intendente, che tremava come se fosse stato côlto da un accesso di intensissima febbre.

— Bada che sei nelle nostre mani, — disse l’atman, — e ricordati che se questi signori volessero risparmiarti non troveresti grazia