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La Gaida degli Hoolygani | 99 |
CAPITOLO IX.
La “Gaida„ degli Hoolygani.
La gaida degli Hoolygani è la più potente società di ladri che esista non solo in Pietroburgo, ma bensì in tutta la Russia, poichè conta migliaia e migliaia di soci, in massima parte evasi dalle galere russe o dalle miniere siberiane.
Per essere ascritti a quella triste società bisogna essere individui scaltri, esperti in tutte le male arti, ladri audacissimi, pronti sempre a maneggiare il coltello o la pistola, abilissimi nei trucchi e nei travestimenti, intelligenti nella preparazione dei colpi ed assolutamente fedeli al capo dell’associazione.
I timidi, gli onesti sono recisamente scartati: è necessario, prima d’inscriversi, avere un passato, condanne marcate sulla fedina criminale, poichè quella potente lega non accoglie fra le sue fila che gli ultimi e più spregevoli rifiuti della società, dall’assassino che ha scannato freddamente un povero viandante per derubarlo, al volgare ladruncolo.
Fra quelle falangi si trovano persone d’ogni ceto, non essendo solamente gli evasi dalle galere imperiali che le formano: vi si trovano dei rifugiati, dei profughi della società, degli spostati, dei viveurs caduti nella più squallida miseria, dopo d’aver divorato terre e palazzi e gettato magari nel fango l’onore delle spalline e della spada, impiegati scacciati per corruzioni, soprusi e prevaricazioni, ladri di professione, usciti dall’infima plebe, mendicanti per burla, degenerati per alcoolismo, assassini e briganti sfuggiti alla giustizia umana; figure losche e sinistre, pronte a rubare e ad uccidere, strette tutte in un sudicio ed immenso gruppo, come i camorristi napoletani e siciliani, e diretti dalla criminosa volontà del loro capo.
Non è raro il caso che i poliziotti, incaricati di sorvegliare quelle pericolose falangi, vi trovino dei loro antichi compagni, dei vecchi complici, scacciati dal corpo in seguito ad un’infinita serie di birbonate.
Le amicizie però sono così salde in Russia, che gli ex-agenti inscritti