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70 | Capitolo decimo |
— A quale scopo?... — chiese il pescatore. — Il Sultano di Bacat non è un raccoglitore di teste umane. —
Poi guardando fisso fisso la giovanetta, chiese:
— Vi è una persona che t’interessa fra quei prigionieri, è vero?...
— No. —
Il pescatore sorrise, come non fosse convinto di quella risposta, poi aggiunse:
— Tu indossi le vesti d’un ragazzo, ma sei una fanciulla e forse non sei chinese come i tuoi compagni.
— Può essere, — rispose Than-Kiù.
— Allora hai qualche amico fra i prigionieri.
— Ebbene sì, è vero.
— Non mi ero ingannato, — disse il pescatore che guardava sempre la giovanetta, con uno sguardo ardente.
Poi, cambiando bruscamente tono, aggiunse:
— È tardi, possiamo dormire. Domani, quando saremo a bordo della giunca, se lo desiderate, riprenderemo questo discorso. Offro a voi il mio magazzino dove potrete riposare con maggior comodità e più sicurezza, mentre io mi coricherò qui.
— Una dormita la desidero, — disse Sheu-Kin, che da qualche tempo sbadigliava incessantemente. — Non so se sia l’aria umida di questa foresta od il tuo bram, ma io ho molto sonno.
— È l’aria della foresta, — rispose il pescatore, con un impercettibile accento ironico.
Prese la torcia e condusse gli ospiti nel magazzino, dove stese alcune stuoie per Than-Kiù pregandola, con una galanteria che contrastava stranamente col suo mestiere di povero pescatore, di coricarvisi; poi augurata la buona notte e piantato il ramo in un buco del suolo, si ritirò nella cucina.
— Per Fo e Confucio!... — esclamò Hong. — Avevo sospettato in quell’uomo un furfante, e devo confessare di aver preso un grosso granchio. Non ho mai trovato un malese più gentile, senza far torto all’amico Pram-Li.
— Comincio a crederlo anch’io, — disse Than-Kiù, — tuttavia uno di noi veglierà per turno. La prudenza non è mai troppa.
— Farò il primo quarto io, — disse Sheu-Kin, — perchè sento che se mi addormento non mi sveglierò più fino all’alba. Non so se sia quel dannato liquore o quelle eccellenti sigarette; ho un sonno irresistibile. Girellando pel magazzino, spero che mi passerà.
— Noi d’altronde dormiremo con un occhio solo, — rispose Hong.
Si accomodarono meglio che poterono e cercarono di addormentarsi per approfittare di quel po’ di tregua, non essendo certi di