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Il tradimento del malese 69


Accortosi però che i chinesi non facevano buon viso a quei piatti che solo Pram-Li poteva gustare, il pescatore offrì una mezza tartaruga marina arrostita, dei pani di sagu ed una grossa fiasca di kalapa che è quella bibita rinfrescante contenuta nelle noci di cocco.

Quand’ebbero cenato, il pescatore, che era diventato di una amabilità e d’una gentilezza insolite, si recò nel magazzino e pochi minuti dopo ritornava portando un cartoccio di rokok, ossia dei piccoli sigaretti molto eccellenti, arrotolati in foglie secche di nipa, delle frutta di durion già aperte, dei banani ed un vaso pieno di bram, specie di liquore ottenuto con riso fermentato, zucchero e col succo di certe specie di palme.

Sheu-Kin e Pram-Li, messi di buon umore, accesero le sigarette e vuotarono alcune tazze di quel liquore, ma Hong, sia che temesse qualche sorpresa o che detestasse i liquori, si rifiutò malgrado gli insistenti inviti del pescatore, il quale pareva sinceramente molto dispiacente di non poter offrire di meglio.

— Tu ci hai offerto anche troppo, — disse Hong. — Non avrei mai creduto di poter trovare tanto in mezzo ad una foresta e sapremo più tardi ricompensarti, se i pirati ci permetteranno di far ritorno alla tow-mêng.

— Domani non correremo più alcun pericolo, — rispose il pescatore, — poichè i pirati non osano assalire di giorno per tema delle navi del Sultano di Selangan, le quali di quando in quando vengono a perlustrare la foce del Talajan.

— Io credevo che quei pirati fossero sudditi di quel Sultano.

— No, vengono da lontano, cioè dal lago Butuan, essendo sudditi del Sultano di Bacat.

— E ardiscono spingersi fino qui?...

— Tutto il fiume Bacat e parte del Talajan appartengono al loro signore; possono quindi scorrerlo impunemente.

— Allora gli uomini della cannoniera saranno stati condotti schiavi a Butuan.

— È probabile, — rispose il pescatore.

— È feroce quel Sultano?...

— È un ladrone che vive di saccheggi, ma non sembra che sia cattivo.

— Cosa ne avrà fatto degli uomini bianchi?...

— Ho udito raccontare che da molto tempo desiderava avere degli schiavi dalla pelle bianca ed i suoi pirati l’avranno accontentato. —

Than-Kiù, che non aveva perduto una sillaba, conoscendo la lingua malese, era balzata in piedi, tutta trasfigurata, esclamando:

— Dunque non li avranno uccisi!...